Arte e spettacoli, Ricordi

Addio all’unico, inimitabile Maestro Ennio Morricone

di Angelo Cannella

Giornata tristissima per la musica ed il cinema mondiale per la scomparsa del Maestro Ennio Morricone, morto ieri a Roma all’età di 91 anni.
Per gli amanti del cinema, il nome di Morricone non fa altro che emozionare, ricordando gli innumerevoli film al cui interno venivano incastonati questi preziosi diamanti, le colonne sonore di Morricone.
I generi sono i più vari..chi non ricorda le famose colonne sonore dei film western, gli spaghetti western di Sergio Leon (del quale fu anche compagno di classe alle elementari), e, che proprio grazie alle musiche del Maestro sono diventate pellicole immortali: “Per un pugno di dollari”, “Il Buono il Brutto, il Cattivo”, ma anche film come “Nuovo Cinema Paradiso” del regista Peppuccio Tornatore, che proprio nel necrologio che lo stesso Maestro ha voluto scrivere di suo pugno, è stato ricordato con affetto, data la lunga amicizia che li legava.
E sempre nel necrologio, Morricone ha voluto salutare tutti i suoi innumerevoli ammiratori, gli amici, i parenti, ma soprattutto l’adorata moglie
Immortali sono i film dove collaborò con Sergio Leone nella Trilogia del Dollaro (“Per un pugno di dollari”, “Per qualche dollaro in più”, “Il buono il brutto e il cattivo”) e in quella del Tempo (“C’era una volta il West”, “Giù la testa”, “C’era una volta in America”). Impossibile pensare le immagini di Leone senza le note di Morricone e ascoltare quelle arie senza rivedere davanti agli occhi i volti dei personaggi di Leone.
Morricone ha ovviamente scritto la musica per tanti altri indimenticabili pezzi della storia del cinema mondiale firmato da Elio Petri (“Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”), Giulio Montaldo (“Sacco e Vanzetti”), John Carpenter (“La cosa”), Roland Joffé (“Mission”), Brian De Palma (“Gli intoccabili”), Barry Levinson (“Bugsy”), Mike Nichols (“Wolf”), Oliver Stone (“U Turn”) e Quentin Tarantino. Grazie a quest’ultimo, che lo aveva già omaggiato in “Kill Bill” e “Bastardi senza gloria”, ha avuto la possibilità di vincere un Oscar (per la colonna sonora di “The Hateful Eight”) nel 2016, dopo che lo aveva ricevuto alla carriera nel 2007, e le cinque candidature collezionate in passato. Ma sono davvero tanti i primi che Morricone ha ricevuto, tra essi il Leone d’Oro alla carriera. Ad esse si affiancano tre Grammy Awards, quattro Golden Globes, sei Bafta, dieci David di Donatello, undici Nastri d'argento, due European Film Awards, un Polar Music Prize. E dire che per il cinema avrebbe voluto smettere di scrivere già negli anni ottanta, prima di“Mission”. E che mai ha davvero apprezzato fino in fono le sue composizioni per il grande schermo: “I film nei quali sono riuscito ad applicare la musica delle mie aspirazioni rappresentano appena il 5 per cento dei film che ho fatto”, aveva detto nella lectio magistralis all’Accademia delle Belle Arti di Brera, lo sorso 28 febbraio. Un’affermazione che descrive al meglio la severità e le aspirazioni del grande autore musicale. E sembrerebbe quasi fargli un torto evidenziare come l’immortalità gli sia stata invece data proprio dal cinema. Era la musica classica il suo grande amore, il successo a chi anelava, tanto che dal 1946 a oggi ha scritto un centinaio di brani classici. Ed è in particolare questa l’attività alla quale da tempo aveva deciso di dedicarsi prevalentemente.
Ultimo aggiornamento: 16/04/2024 13:08