28/02/2021
Regione, Arte e spettacoli
"Di là dal fiume e tra gli alberi" girato in Friuli
di Angelo Cannella
Nell’avventurosa vita di Hemingway, uno dei più importanti scrittori del Novecento, un posto speciale nel suo cuore ed un amore profondo lo ha legato all’Italia, dalle Dolomiti alla Sicilia.
Il suo amore per l’Italia nacque sul Carso quando, appena diciottenne, guidava le ambulanze della Croce rossa americana, e lo accompagnò durante tutta la sua vita e divenne parte della sua produzione letteraria. “I miei scritti dall’Italia hanno quel non so che di special che riesco a mettere solo nelle lettere d’amore”. Il suo amore lo condivise anche con le donne che amò. Per Hemingway l’Italia fu la guerra, le bellezze naturali, i tesori culturali che seppe apprezzare, ma soprattutto le donne, il vino e la gente.
Molti furono i luoghi che visitò nel corso della su vita: il Piave, Milano, Torino, Taormina, Bassano del Grappa, Genova, Cortina d’Ampezzo, ma fu soprattutto Venezia che gli entrò nel cuore e che visitò quando già aveva superato i cinquant’anni e che gli ispirò “Di là dal fiume e tra gli alberi”. E fu proprio a Venezia che incontrò anche l’ultimo grande amore della sua vita: la diciottenne Adriana Ivancich conosciuta a Cortina, che nel libro trasfigurò in Renata.
E proprio “Di là dal fiume e tra gli alberi", il penultimo romanzo di Ernst Hemingway, diventa un film. La pellicola è girata interamente in Italia, tra Venezia, la campagna veneta e un po' di Friuli In questi giorni infatti la troupe si è spostata nelle nostre zone, lungo il Tagliamento, nella Bassa Friulana.
Il romanzo parla del cinquantenne colonnello Richard Cantwell, che dal 1946 è di stanza a Trieste (allora territorio occupato da truppe statunitensi e inglesi, dal giugno 1945 al 1954) e mentre percorre la strada per raggiungere Venezia, viene assalito dai ricordi della prima guerra mondiale e ritrova il luogo dove allora era stato ferito. Aveva combattuto anche nella seconda guerra mondiale e, pluridecorato, è considerato un eroe; lui tuttavia non si sente più un soldato, ma un semplice uomo in uniforme.
Il colonnello intreccia una relazione con una diciannovenne nobildonna veneziana, Renata, alla quale racconta, tra struggimenti e reminiscenze giovanili, le vicende della guerra. Nonostante la grande differenza di età fra i due, la relazione riesce a dare al colonnello serenità e gioia, ma è ben consapevole che i suoi problemi cardiaci non gli lasciano molto tempo da vivere.
Quando sente avvicinarsi la morte, il colonnello si fa accompagnare dal suo autista nel luogo dove era stato ferito tanti anni prima, e dopo aver lasciato le ultime consegne, rimane lì ad aspettare la fine.
Le riprese sono cominciate lo scorso novembre, girate dalla regista spagnola Paula Ortiz. Ad interpretarlo, tra gli altri, Liev Schreiber, noto al grande pubblico per essere attore hollywoodiano di lungo corso e protagonista della serie tv Ray Donovan ed il budget previsto per la produzione è di 12 milioni e 500mila euro.
Il cast è di primo livello. A Liev Schreiber, nei panni del colonnello Richard Cantwell, si affiancano nel ruolo della nobildonna veneziana che lo farà innamorare l'attrice rivelazione del cinema italiano Matilda De Angelis, già premiata a Berlino nel 2018 come "Shooting Star" e recentemente emersa all'attenzione del pubblico statunitense per il suo ruolo di primo piano nella serie Hbo "Undoing", accanto a Nicole Kidman e Hugh Grant. Completano il cast le icone del cinema italiano Laura Morante e Giancarlo Giannini, e lo spagnolo Javier Camara.