Regione

Modifica delle Uti e nuovo assetto dei servizi sociali

di Chiara Moletta

La seduta del Consiglio Regionale della scorsa settimana a Udine ha avuto un fondamentale punto all’ordine del giorno, ovvero il parere sullo schema del disegno di legge volto a modificare la norma regionale 26 inerente l'ordinamento e le funzioni delle Unioni territoriali intercomunali (Uti), comprendente anche un emendamento aggiuntivo sulla gestione associata dei Servizi sociali dei Comuni. L'esito della votazione ha registrato un parere positivo quasi unanime che ha registrato 20 pareri favorevoli su 21 presenti. “Con questa modifica, che rappresenta il primo passo verso la riforma, si torna - ha spiegato Roberti, assessore regionale alle Autonomie locali - a dare il giusto potere ai Sindaci che non saranno più costretti da una Regione matrigna a fare quello che la stessa Regione comanda, ma potranno stabilire la forma associativa migliore, così come se rimanere o meno all'interno delle Uti”. In sintesi, il provvedimento vuole eliminare l'obbligatorietà per i Comuni di aderire alle Unioni che si configurano quindi quali forme associative per l'esercizio facoltativo e temporaneo delle loro funzioni. In poche parole? Ogni Comune potrà decidere se mantenere la gestione diretta di una o più funzioni senza essere obbligato di trasferire all’Uti alcuna competenza. Viene inoltre introdotta, considerando però il consenso dei sindaci aderenti, la possibilità di scioglimento delle Unioni, ad eccezione delle quattro che includono i Comuni di Trieste, Udine, Pordenone e Gorizia, al fine di consentire la continuità della gestione delle funzioni sensibili in queste aree più vaste. Per quanto riguarda gli ambiti socio-assistenziali è stato lo stesso vicegovernatore a sottolineare che saranno adottate una serie di disposizioni che potranno correggere l'assetto attuale, secondo il quale permane l'obbligo per i Comuni di trasferire entro il 1 gennaio del 2019 la gestione dei servizi sociali alle Uti. Riccardi ha concluso il suo intervento parlando di “un atto di equità e di giustizia nei confronti dei sindaci”.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14