Codroipo, Arte e spettacoli, Libri

Notturno afgano per voce di donna

di Gino Monti

©MVS
©Enrico Otto
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La titolazione della serata di ieri del Caffè Letterario Codroipese è già da sola molto esplicativa ed intrigante: “La Terra che non c’è. Notturno afgano per voce di donna”. Angelo Floramo, amico e assiduo del Caffè Letterario, in collaborazione con Paolo Forte, voce musicale della serata, ha presentato tre storie di donne nella terra che non c’è, come viene definito l‘Afganistan. Questa terra unica, misteriosa e baricentrica nello sconfinato continente asiatico, è il mondo di Atiq Rahimi, scrittore, fotografo e cineasta afghano naturalizzato francese protagonista della 24ma edizione di Dedica in programma a Pordenone dal 10 al 17 marzo. Rahimi, nato a Kabul nel 1962, è autore di best seller fra i quali “Pietra di pazienza”, con il quale ha vinto il più prestigioso riconoscimento letterario francese, il Premio Goncourt, nel 2008. Voce raffinata e personalissima, dà speranza e orgoglio alla sfortunata terra da cui proviene. Ed è in quel mondo che Angelo Floramo ci ha portato fra suggestioni di parole e suoni in luoghi segnati da civiltà secolari e deserti profondi, varcando confini immaginari ed immaginati di terre che sanno di lontananza e ribellione. Una suggestione cui ha contribuito con eccezionale efficacia Paolo Forte con la maestria nel produrre dalla tastiera della sua fisarmonica le giuste armonie per l’incanto di quell’ascolto.
Paolo Forte, inoltre, si è esibito in un breve concerto, alternandosi nell’impiego di due speciali fisarmoniche e dimostrando il suo indubbio talento. Le sue credenziali già avevano anticipato il valore di questo giovane musicista e compositore, diplomato al Conservatorio in fisarmonica classica. Egli fu due volte vincitore nel campionato italiano in quella specialità e, nel 2012, rappresentò l’Italia ai campionati mondiali di Roma dove vinse il premio per le migliori musiche originali. Di Angelo Floramo in altre occasioni abbiamo già detto del suo eccezionale background. Ricordo qui solo alcune delle sue opere di grande fascino: “Balkan Circus”, “Guarneriana Segreta” e “L’Osteria dei Passi perduti”. La serata ha riscosso l’evidente gradimento di una platea da tutto esaurito.

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Ultimo aggiornamento: 29/03/2024 11:25