16/06/2022
Codroipo
Riflessioni sul terribile femminicidio di Codroipo
di Redazione web
In merito al femminicidio avvenuto a Codroipo, così tragicamente simile a tanti altri, non vogliamo entrare nei dettagli dell’accaduto e delle indagini, per non mancare di rispetto alle famiglie direttamente coinvolte e alla memoria di Elisabetta Molaro, ma piuttosto far riflettere i lettori sull’acuirsi delle problematicità di coppia, tra gli aumenti di separazioni, violenze, fino alla drammaticità e assurdità degli eventi recenti che spesso non vengono registrati né in famiglia né da amici e più strutturati controlli sociali.
Il prof. Renato Pilutti, filosofo e teologo, nonché Presidente dell’Associazione italiana per la consulenza filosofica "Phronesis", che rigraziamo per la condivisione, ha commentato che al momento si ricercano “particolari nevrosi, psico o sociopatie inerenti l’attore del crimine”, “come si evince anche dai commenti dei testimoni, Chi lo avrebbe mai detto…. Erano così due brave persone… Come mai non ci si è accorti prima… e via banalizzando”.
Invece, visto l’aumentare di questi episodi, sarebbe opportuna una più profonda riflessione della comunità tutta e “forse occorrerebbe” suggerisce Pilutti “prevedere l’apertura di sportelli di educazione etica e di chiarificazione sui valori esistenziali veri, progetti che potrebbero interessare le comunità locali e soprattutto le strutture amministrative del Comune, o religioso-comunitarie come la Parrocchia”.
Con l’amministrazione Marchetti ormai agli sgoccioli, sarà la nuova compagine che uscirà vincitrice dal ballottaggio del 26 giugno a doversi confrontare anche su queste riflessioni.
