Scuola

Tutti a scuola da settembre? Dai primi di settembre?

di G.V.

Il prossimo anno scolastico si giocherà di anticipo per recuperare il tempo perduto.
Dopo le prime tre settimane di ripasso, partiranno le lezioni del 2020 probabilmente nell'ultima settimana di settembre, con un'unica data uguale per tutta Italia. A decidere però se la riapertura sarà reale o virtuale, spetterà ai medici in base alla curva dei contagi da Covid -19.
La riapertura dopo il lockdown, infatti, non sarà semplice. La parola d’ordine per la cosiddetta fase 2, ribadita più volte dalla ministra all'istruzione Lucia Azzolina, è sicurezza: non si torna a scuola quindi, se non ci sono le condizioni sanitarie per farlo. Vale a dire che con il virus ancora in circolazione, la ripresa delle lezioni in classe potrebbe farsi attendere più a lungo del previsto. Fino a quel momento però, gli istituti avvieranno comunque la didattica per riprendere il tempo andato perduto nelle ultime settimane. Si partirà infatti intorno ai primi di settembre con i corsi di recupero: un rientro che potrebbe avvenire, nella migliore delle ipotesi, con i docenti in classe. Almeno per quelle materie che hanno maggior bisogno di riprendere le fila del discorso: saranno infatti le scuole a decidere quali approfondimenti far partire dal primo giorno del mese.
Qualora invece il rientro potesse essere solo a distanza, sarà necessario riavviare la didattica online. Da qui a settembre appare come quantomai opportuno potenziarne gli strumenti: secondo l'Istat infatti un ragazzo su 3, in Italia, non ha un computer o un tablet con picchi vertiginosi al Sud. In questi giorni le scuole stanno correndo ai ripari: il ministero dell'istruzione ha stanziato 70 milioni per l'acquisto dei computer da assegnare in comodato d'uso alle famiglie sprovviste, 10 milioni per le piattaforme e-learning delle scuole e 5 milioni per la formazione digitale dei docenti.
Sulle problematiche legate alla riapertura delle scuole a settembre, mi ha colpito per chiarezza e lucidità non disgiunte da buon senso, la risposta che Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta, ha dato sulla rubrica “In famiglia” del settimanale Famiglia Cristiana: “l’idea di far tornare gli studenti separandoli con divisori in plexiglas, sembra già essere stata abbandonata per le troppe le critiche e la sua evidente inapplicabilità. Per decidere però come sarà questa scuola settembrina, mi darei due mesi di tempo in più. Così ci saranno maggiori evidenze sull’evoluzione della pandemia. Inoltre, va evidenziato come ogni giorno chi ci governa deve prendere decisioni che magari, cambiano quanto stabilito 15 giorni prima. Abbiamo però un grande vantaggio perché molte nazioni europee hanno già fatto rientrare gli studenti a scuola. A breve, avremo dalla loro esperienza indicazioni chiare su cosa ha funzionato di più o di meno. Ciò che auspico è che non ci sia il modello italiano o quello di altri, perché tutti gli stati avranno da giocare la stessa partita e vincere la stessa sfida: aprire le scuole in sicurezza in una fase della pandemia in cui ancora non sarà disponibile il vaccino. Non sarebbe meglio allora che i ministri dell’istruzione di ogni paese europeo costituissero un comitato internazionale che vara linee guida valide per tutti? Avremmo così il vantaggio di appoggiarci anche al know-how di realtà estere con sistemi scolastici all’avanguardia e che non si lasceranno prendere alla sprovvista”. L’Italia “ha un’ottima scuola con ottimi docenti, ma abbiamo anche classi pollaio, edifici fatiscenti e vulnerabilità di sistema. Il settore dell’istruzione in Italia non ha mai rappresentato la priorità di nessun governo degli ultimi 30 anni. Magari in questo confronto allargato, mirato a un obiettivo comune, impariamo anche qualche altra utile lezione di buon funzionamento del sistema”.
Al termine dell’estate vedremo in termini pratici come sarà l’apertura della scuola che vede comunque coinvolti non solo i docenti, il personale e gli alunni, ma anche le loro famiglie. Aspetto che alle volte, chi ci governa, sembra dimenticarselo…
Ultimo aggiornamento: 16/04/2024 13:08