Regione, Furlan

Un saluto friulano dalla Siberia e dalla Francia

di Danilo Vezzio, Fogolâr Furlan Lione

Romano Rodaro, ‘’il francese più friulano del mondo ’’ è appena rientrato dalla Siberia, a oltre 90 anni ha fatto il suo ottavo viaggio sulle tracce di Luigi Giordani di Buja, che il 1° gennaio 1900 si trovava nel paesino siberiano di Missavaya, diventato Babuskine, dopo la rivoluzione, siamo sulle rive del lago Baikal.
Il Giordani con altri friulani lavoravano alla costruzione della Transiberiana, celebre ormai quella frase scritta con la matita copiativa sul Messalino del parrocchiano di Buja, ritrovato tra le macerie del terremoto del 1976 : “…oggi primo dell’anno 1900 si sfida i rigori più densi del freddo, in una lugubre e lorda baracca Giordani Luigi con altri 13 friulani stanno sempre allegri…’’
Romano affascinato da queste parole, per otto volte è partito in Siberia alla ricerca di tracce, ne ha trovate, e soprattutto ha ritrovato in Siberia, quel calore umano che si aveva in Friuli di una volta, ora è anche diventato cittadino onorario di Babuskine membro quindi della comunità locale.
Prima di arrivare sulle rive del Baikal fa tappa a Mosca dove incontra discendenti di friulani, poi altra tappa a Irkutsk per salutare possibilmente Albina Rugo un nostro ‘’console onorario del Friuli in Siberia’’ con origini di Clauzetto.
Albina parla italiano, era ancora bambina quando Stalin, l’aveva cacciata dalla sua Siberia natale, Mussolini l’ha confinata in un campo profughi in Toscana dove ha imparato l’italiano, Togliatti gli ha concesso di rientrare in Siberia … una storia romanzesca che continua, quando accoglie Romano Rodano gli prepara un rustico piatto di ‘’patates cul sain’’ .
Romano deve essere considerato ‘’un’ambasciatore’’, ha portato sul Baikal il saluto del nostro Fogolâr e di tutti friulani del mondo.
In questo paesino ora sanno che c’è un Friuli e che il tratto di ferrovia chiamata Italienska Krugo Baikal dovrebbe chiamarsi Friulanska Krugo Baikal, ora è una ferrovia turistica, ma sembra di essere sulla ferrovia Gemona-Tarvisio, quella di una volta, con i muri, gallerie, ponti, in pietra bugnata ‘’alla friulana’’.
Il nostro ambasciatore Romano è sempre invitato nelle scuole locali dove racconta, in francese, la storia dei friulani, gente con un coraggio immenso, hanno cambiato il mondo…in meglio!
Graziis Romano…e un bjel mandi! 
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14