Ieri sera Vittorino Boem, Consigliere regionale e già Sindaco di Codroipo, ha presentato presso l'Azienda Agricola Ferrin di Camino alcuni passaggi fondamentali del suo operato in Regione nel mandato che ora volge al termine.
Ad accompagnarlo c'erano rappresentanti del territorio e di alcune realtà locali: Ennio Scridel, Sindaco di Fiumicello, e Marcello del Zotto, Sindaco di Sesto al Reghena, che hanno parlato della riforma di riordino della gestione dei rifiuti e del servizio idrico integrato, fondamentale per questi servizi primari;  Elisa De Sabbata, Vicesindaco di Maiano, che ha presentato la legge istitutiva delle Consulte Comunali dei Giovani, uno strumento che ha riscosso successo in almeno una dozzina di Comuni della Regione e che serve a combattere la disaffezione alla politica e a promuovere la partecipazione attiva; Dario Ermacora, Presidente di Coldiretti, che ha illustrato l'evoluzione dei Consorzi di bonifica per la manutenzione del territorio e la prevenzione del dissesto idrogeologico,; infine Fabiola Tillati che ha spiegato l'importanza della legge per l'istituzione e la promozione della Strada del Vino e dei Sapori del Friuli Venezia Giulia per il turismo e l'economia regionale, nonostante il Medio Friuli resti maglia nera con pochissime adesioni da parte di aziende vitivinicole, agricole, enogastronomiche e di ricezione turistica.

I relatori hanno evidenziato come Vittorino Boem si sia fatto partecipe e promotore di istanze spesso nate dal basso e sia stato strumentale nella realizzazione delle leggi necessarie ai vari comparti. "Perché" ha spiegato ai partecipanti "mentre un Sindaco ascolta i problemi e poi cerca di risolverli sul campo, il consigliere regionale è un legislatore che deve essere in grado di creare gli strumenti che servono a chi opera nel territorio e che possono incidere su una comunità e sul singolo cittadino". Per creare strumenti efficaci tre sono gli aspetti fondamentali emersi durante la serata: creare consenso tra le varie parti interessate, far partecipare alla stesura delle normative i diretti interessati e creare sinergie tra tutti i portatori di interesse di un determinato settore. "In cinque anni" ha concluso Boem "ho imparato che è fondamentale fare una norma insieme a chi ne è interessato. Questa è la vera partecipazione".