Francesco Zanin a nome dei due rami della famiglia, chi costruisce organi e chi li restaura, ha voluto ringraziare gli organizzatori, gli amici e tutti i presenti.
Prima del concerto vero e proprio Lorenzo Marzona, amico della famiglia Zanin, organaro e ispettore onorario della Sovrintendenza FVG e del Ministero dei Beni Culturali, ha fatto un breve excursus sulle 7 generazioni di Zanin che si sono susseguite e la cui carta vincente è stata una "superiore etica professionale". Erede della scuola veneziana del '700, Valentino Zanin cominciò a costruire i primi organi nel 1822 o 1823 a Spilimbergo, ma l'opera primaria di cui si ha certezza è datata 1827. Recentemente sono stati trovati i fondi per poter pubblicare un testo che racchiuda l'intera storia di questa famiglia così speciale.
Poi il concerto: nove brani eseguiti magistralmente dai due maestri su musiche di Johann Sebastian Bach, Johann Ludwig Krebs, Christoph Willibald Gluck, Johann Kuhnau, Franz Schubert e i più recenti di Paolo Geminiani e Luca Salvadori composti appositamente per Bedetti e Macinanti. Per il gran finale i due Maestri si sono congedati dal pubblico sulle note della famosissima "Gabriel's oboe" di Ennio Morricone, colonna sonora del film "Mission".