Camino al Tagliamento, Codroipo, Ricordi

Gustavo Zanin, signore degli organi e delle sfere celesti

di Pierina Gallina

©LV
Il suo nome era, è, rimarrà Gustavo Zanin, nato il 18 aprile 1930, alle ore 4, stessa ora e data di Jean Guillon, celebre organista francesem nella casa vicino al ponte del Municipio, a Camino al Tagliamento, all’epoca frazione di Codroipo.
Il giorno dopo il 91° compleanno, ha preso la via del cielo, scrivendo la parola fine al film della sua vita, girato sulle canne dei suoi quattrocento organi, che suonano in tutto il mondo. L’ultimo dei romantici e dei veri gentiluomini, di quelli che hanno una parola per tutti e non fanno distinzioni tra le persone e conservano il dono della semplicità, pur essendo un vero signore, il Signore degli Organi e delle Sfere Celesti.
Ricco di quella affascinante e colta eleganza che traspare dal sorriso amichevole a ogni incontro. Un uomo baciato da tante primavere, ma con la vitalità di un ragazzino che ringrazia la sua sposa, signora Marinella e tutte le spose delle sette generazioni che han dato vanto e lustro alla sua azienda, che continua, ricalcando il suo solco.
Perle di saggezza le sue, miste a racconti dalla schietta ilarità, svelate con l’abilità di un cantastorie provetto e intrecciate nelle favole teatrali. Mai saccente, nonostante l’enciclopedica cultura.
Figlio del mondo, ma sempre ancorato alla propria terra. Una vita di incontri prestigiosi. Gazzelloni, flauto d’oro, Principe Ranieri di Monaco, Mario Del Monaco, i presidenti Ciampi e Spadolini, ma anche Andreotti, Heider, Vespa, Nureyev e molti altri. Una vita vissuta col vento in poppa, la sua: da organaro gentiluomo.
“Maestro Organaro” è, infatti, il titolo costruito pazientemente fin da quando aveva cinque anni e imparava dal padre Francesco a premere i tasti, attendendo con lui il momento in cui i suoni di tutte le canne raggiungevano l’accordatura. All’inizio era fastidiosa come mare in tempesta. Poi si placava e nasceva l’accordo. A sette anni comprendeva la divisione armonica e poi, man mano, le frequenze che intercorrono fra le note. In seguito, affinava la preparazione presso gli istituti musicali e tecnici udinesi, continuando sempre a lavorare insieme al padre. Oltre 400 sono gli organi realizzati in tutto il mondo e molti quelli restaurati in Friuli dopo il terremoto del 1976. Ben due fanno parte del patrimonio della Chiesa di San Quirino a Udine, l’organo della chiesa antica di Francesco Zanin e la opus 837 di Gustavo. Proprio qui si è tenuta la cerimonia di conferimento del più alto titolo accademico, consegnato dal Rettore dell’Università di Udine Alberto De Toni il 10 luglio 2017: la laurea Honoris Causa. “Dopo la parola di Dio, solo la musica merita di essere lodata. Non cambierei con nient’altro la poca musica che so”, le parole del neodottore.
“Egli è uno dei friulani che ha saputo portare in tutto il mondo la maestria della sua terra. Quando la passione e il mestiere si accordano al senso di appartenenza, si raggiunge l’apice dell’ingegno imprenditoriale. Grande storia, creatività e innovazione trovano mirabilmente realizzazione nella bottega Zanin, dove la tecnica del suono è in connubio con la tecnologia. Un’azienda che sfida il mercato lavorando in 5 continenti. La laurea unisce all’arte e alla creatività il saper fare impresa. Sei un vero maestro. Hai regalato una storia da raccontare. Un orgoglio che tu e la tua famiglia avete reso alla nostra terra”, le parole del rettore De Toni.
Ho avuto con Gustavo un rapporto molto speciale: di stima, rispetto e di una speciale forma di affetto che rendeva grandiosi i nostri incontri. Mi voleva ai suoi eventi. Lo “precettavo” ai miei: c’eravamo, sempre. Un mese fa, 19 marzo 2021, mi aveva telefonato. Mi aveva confidato la sua preoccupazione per la sua sposa, signora Marinella: “Io l’ho vista donna forte. È triste vederla seduta, sai? Ma io le porto ogni mattina il caffè a letto, con un fiore. Perché lei mi ha dedicato la sua vita, la sua comprensione e la sua pazienza. Non potrò mai ricambiarla abbastanza.”
Indimenticabile l’ultimo, straordinario, discorso alla presentazione del mio libro “Nonni”, il 3 ottobre dello scorso anno. In 12 minuti, ha incantato, commosso, affascinato. Mi ha inondata di pregio. Mai potrò scordarti: Gustavo, il Signore delle Sfere Celesti.

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Il Canto della Terra
Villa Valetudine, Camino al Tagliamento
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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48