Codroipo

ASP Moro: due narrazioni contrastanti

di Redazione

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Ieri sera in Sala Consiliare e in Biblioteca a Codroipo si sono tenuti due eventi sull’ASP Daniele Moro, che partivano da due concetti condivisi: l’ASP è un patrimonio della comunità ed è un’eccellenza. Ma per il resto i presenti hanno assistito a due narrazioni contrastanti su come viene gestito il lascito di Daniele Moro per la casa di riposo e le esigenze dei più deboli.
In una Sala consiliare gremita l’evento organizzato dall’Amministrazione comunale ha visto la partecipazione oltre che del Sindaco Fabio Marchetti e di alcuni Assessori e Consiglieri, anche del Direttore Generale dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria 3 Pier Paolo Benetollo, del Sindaco di Camino al Tagliamento Nicola Locatelli, degli Assessori di Bertiolo Federico Collavini e di Lestizza Grazia Ecoretti, nonché di esperti e amministratori del servizio socio-sanitario regionale e del personale dell’ASP, a partire dal neo-Presidente Beniamino Frappa, i Consiglieri Aldo Mazzola e Cristian Molaro, il Direttore Generale Valentina Battiston, il Dirigente Coordinatore Sociale Federica Gregoris, accompagnati dai responsabili per le varie funzioni e servizi e dai rappresentanti delle associazioni che aiutano e collaborano con l’Asp. Il Sindaco Marchetti ha esordito facendo notare che un convegno sull’Asp come eccellenza è un “convegno sull’ovvio”. L’eccellenza dell’Asp Daniele Moro è stata riconosciuta dal Presidente Frappa e dalla dott.ssa Gregori nell’essere il riferimento territoriale per i servizi sociali di un’area con oltre 50mila abitanti, nella professionalità e passione che caratterizza il suo personale, nella valorizzazione del volontariato e nei servizi che offre, non solo come casa di riposo, ma anche con il nido d’infanzia, il servizio di fisioterapia, il centro diurno con il nucleo per l’Alzheimer, il trasporto per i non autosufficienti, i pasti a domicilio, il servizio di assistenza domiciliare, il cohousing, i servizi per i disabili. Il Sindaco di Camino ha ricordato che “il lascito Moro non è solo un lascito materiale ma anche morale” di tutela dei “più poveri e più deboli”. Il Direttore Generale dell’AAS3 ha enfatizzato l’importanza dell’integrazione dei servizi socio-sanitari e la sfida di curare non solo i malati acuti, ma anche i malati cronici. Dal pubblico sono poi emerse alcune preoccupazioni legate alla lista d’attesa per accedere alla casa di riposo, ai problemi economici dell’ente riportati dalla stampa, nonché alla delega dei servizi socio-sanitari facenti ora capo all’UTI e non più ai Comuni. A tale riguardo sono intervenuti anche Enrico Valoppi, già Vicesindaco di Codroipo, Marco Olivo, consigliere già assessore di Basiliano e il Consigliere regionale Riccardo Riccardi che ha sottolineato come sia “sgradevole che un patrimonio di tutti venga trascinato in uno scontro tipico da pre-campagna elettorale” e che sia necessario capire se l’AAS3 sarebbe nelle condizioni di accollarsi i servizi sociali del Medio Friuli al posto dell’ASP Moro, perché “soprattutto se c’è una condizione di dissesto economico vanno analizzati i problemi e risolti”. Il Sindaco Marchetti ha voluto rassicurare i presenti che “il PEF consuntivo 2016 chiude in positivo con più 357mila euro”. Per quanto riguarda il Medio Friuli ha ribadito che la riforma degli enti locali “è iniqua perché permette a 4 Sindaci che governano in totale 14 mila persone di decidere dei servizi sociali degli altri 40 mila.” Infine ha ricordato che “in passato abbiamo sempre fatto quadrato" e "deciso all’unanimità” tra gli 11 Sindaci del Medio Friuli, ma “oggi questo si è rotto”.
In contemporanea, il Consigliere regionale Vittorino Boem presentava ad oltre 100 persone l’evoluzione dei servizi alla persona con la legge regionale 19/2003 e il passaggio dalle Ipab alle Asp, istituzioni comunali con autonomia statutaria e patrimoniale, più elastiche nell’erogare servizi secondo una pianificazione sovracomunale. L’Asp Moro ha quindi vissuto un periodo di sviluppo in cui gestiva tre case di riposo e il servizio sociale dei Comuni del Medio Friuli, seguito da politiche più restrittive che ne hanno ridimensionato l’attività senza, secondo Boem, un ripensamento della struttura. Per Luigino Scodellaro, già Assessore al bilancio del Comune di Codroipo, la gestione economico-finanziaria ha visto infatti ricavi in calo di un terzo dal 2011 al 2016 con costi in diminuzione con minore intensità, determinando perciò perdite d’esercizio per oltre 52mila euro nel solo 2016, che si sommano a quelle precedenti e che sono, secondo Scodellaro, ancora più pesanti di quanto si possa evincere dai rendiconti per come sono stati classificati alcuni ricavi e costi. Queste perdite hanno insistito su cassa e accantonamenti e particolarmente preoccupante per Scodellaro è la riduzione del fondo rischi, che non trova però spiegazione nelle note integrative. Si tratta pertanto di “un bilancio opaco, non trasparente” con problemi di liquidità e perdita di patrimonio in termini di capitale netto. Ossia nel quinquennio “la ricchezza viene erosa da una cattiva gestione nascosta con operazioni contabili opache”. Dopo alcune domande di chiarimento del pubblico è intervenuto l’Assessore alle autonomie locali Paolo Panontin, già amministratore di un Ipab negli anni ’90 e coinvolto nella stesura della l.r. 19/2003. L’Assessore ha puntualizzato come una Asp a fronte di una maggiore libertà si presti effettivamente ad un minor controllo e che gli uffici regionali hanno avuto mandato di fare un’azione ispettiva all’Asp Moro, ma con poteri limitati. Ha inoltre lamentato come si sia instaurata una lotta politica in seno all’UTI Medio Friuli a scapito dei servizi sociali e dei cittadini. Ciò rende la decisione rispetto alla delega per i servizi sociali, ossia se confermare l’Asp o designare un altro soggetto quale l’Aas3, molto delicata. L’Assessore ha concluso che gli strumenti a disposizione della Regione sono deboli e quindi servirebbero nuove norme, ma a fine legislatura sarà difficile arrivarci. Il Consigliere Boem ha auspicato maggiori controlli, magari con un rendiconto certificato da enti terzi e modifiche statutarie per l’Asp Moro. Nelle battute conclusive, Marco Del Negro, Sindaco di Basiliano e Presidente dell’UTI Medio Friuli, ha commentato come in estate si fosse in effetti trovato un accordo tra gli 11 Sindaci del Medio Friuli “per salvare l’Asp Moro e trovare una nuova prospettiva di lavorare assieme confermando la delega per i servizi sociali mettendo però alla luce alcune criticità”, ma poi “sono intercorse valutazioni di natura politica”. “Sono ancora dell’idea - ha concluso - che ci sia bisogno di ragionare ad 11 Comuni e deve essere Codroipo a riappropriarsi del suo ruolo di guida”.

Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14