La notizia dell’apertura di un centro commerciale da 8 mila mq a Castions nell’ex Morandini Formaggi in concomitanza con l’inizio dei lavori per la realizzazione dell’ipermercato Visotto, a fianco della rotonda fra Mortegliano e Talmassons, ha sorpreso le comunità dei due Comuni di Talmassons e Castions di Strada, interessate già da anni , assieme a Lestizza e Mortegliano, nel discorso di una fusione più che altro paventata ed il cui percorso la cittadinanza continua a conoscere principalmente dalla lettura della stampa locale .
Emergono numerose perplessità sulla vicinanza di queste due realtà, per cui viene lecito chiedersi” Quale ruolo verrà ad assumere la Napoleonica?”
Alla Casa della Contadinanza, nel settembre del 2015, i quattro sindaci hanno sottolineato a più riprese che il progetto di fusione è supportato dalla peculiarità agricola del nostro territorio “ …un territorio che presenta una concreta omogeneità di popolazione e, dettagli a parte, pure di economia visto come sia prettamente agricolo..”.
È questo il modo di pensare allo sviluppo di un territorio considerato agricolo?
Ed è questo il risultato dello “studio socio-economico dell’ateneo friulano” al quale le 4 Amministrazioni si sono rivolte o del “Comitato dei 100 Saggi” che avrebbe dovuto supportare la realizzazione della fusione ,con le proprie proposte? Una visione lungimirante avrebbe pianificato uno sviluppo territoriale che creasse rete fra le aziende agricole ed i consumatori, puntando sulla filiera corta. (ad es. creazione di un sito di interesse agricolo per sviluppare un mercato dei prodotti locali). La creazione di due realtà commerciali a poca distanza l’una dall’altra, dà l’idea che i nostri Sindaci abbiano agito ognuno per conto proprio, mentre, in un’ottica di fusione , ci dovrebbe essere una programmazione, anche commerciale del territorio, condivisa e vicina alle esigenze ed alle peculiarità dello stesso.
Ricordiamo, inoltre, che l’Assessore Regionale alla Pianificazione Territoriale Maria Grazia Santoro, ha affermato che il F.V.G. detiene il primato dei Centri Commerciali, rispetto al resto d’Italia ed ha aggiunto che “ La crisi della grande distribuzione e ancora quella economica, ha lasciato una pesante eredità in termini di strutture dismesse che incombono come spettri lungo importanti arterie viarie”.
Auspichiamo che non sia questo il futuro della Napoleonica..