Camino al Tagliamento, Regione

A Lione Alpini ed ex-ministri, ditelo a Roma

di Danilo Vezzio, Fogolar Furlan di Lione

Gli Alpini di Lione erano presenti alla più grande festa nazionale francese: il 14 luglio, la data di inizio della Rivoluzione francese nel 1789 quella che ha portato poi a Liberté, Egalité, Fraternité, valori universali, non solo francesi, ma che i friulani portano avanti da molto prima della Rivoluzione.
A Lione la bandiera italiana è sempre presente alle cerimonie francesi, su ogni monumento c’è un nome italiano e alle tante iniziative un alfiere che porta in cappello con la penna nera, apprezzatissima anche in Francia... chasseurs alpins italiens (cacciatori delle Alpi).
Nella foto vediamo il sindaco di Lione, Gerard Collomb, ex-ministro degli interni di Macron, che conversa garbatamente con Remy Valotto originario di Bugnins di Camino al Tagliamento. Terra di alta diplomazia a due passi da Campoformido e Passariano di Codroipo dove Napoleone volle firmare il trattato tra Francia ed Austria.
Ma cosa sta dicendo il ministro Collomb all’alfiere di Bugnins? Si tratta di alta diplomazia che non possiamo svelare, ma si può supporre che gli abbia chiesto: quand’è che le penne nere andranno al governo in Italia? Lui sa che gli Alpini hanno ricostruito il Friuli e quindi potrebbero ricostruire l’Italia e non ha mica torto. Conoscendo il Valotto direi che gli ha risposto: "butinli in ridi, anin a bevi un taj!". Pagando un bicchiere all'ex-Ministro degli interni francese, fa dell’alta diplomazia, che il Ministro degli interni italiano, non essendo nato a Bugnins, non saprà mai fare. Cosa volete che vi dica, il prosciutto si fa a San Daniele, lo speck a Sauris, la trota affumicata a Villanova, i fagioli ad Invillino, gli asini a Martina Franca e gli ambasciatori a Bugnins.
Perché a Lione evidenziamo questo? Purtroppo l'attuale Ministro degli interni italiano, sbraitando contro i francesi, i tedeschi ed il resto del mondo, ci mette a disagio e noi friulani italiani siamo in difficoltà all'estero e dobbiamo utilizzare i nostri ambasciatori con la piuma sul cappello, per spiegare che non tutti gli italiani, sono d’accordo con la retorica spavalda del nostro Ministro. Certo ci sono molti problemi irrisolti, ma non è sbraitando che si trovano le soluzioni, ma con un taj in mano e seduti ad un tavolo. Si alza la voce solo giocando a morra, non per risolvere problemi grossi, ma chiaramente se non si è nati a Bugnins non si possono sapere queste cose.
Gli alpini di Lione hanno spiegato tutto questo all'ex-Ministro francese, che conoscendoci ci ha capito. Per favore, ora dite voi, al nostro/vostro Ministro di star zitto, ci fa solo torto e non risolve niente! Deve imparare ad offrire un taj possibilmente di Friulano, che si chiamava Tocaj un tempo, ma anche qui abbiamo perso il nome a causa di una diplomazia fallimentare, che non conosceva Bugnins!
A l’é pôc ce ridi, ma butinle in stajare e anin a bevi un taj! 

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Ultimo aggiornamento: 29/03/2024 10:07