Per celebrare la Giornata verranno colorati di viola alcuni importanti Monumenti in tutta Italia e la Lega italiana contro l'epilessia (Lice) Triveneto ha organizzato a partire dalle ore 14:00 un webinar dal titolo “Parla con noi” a cui potranno iscriversi tutti i pazienti e loro familiari che tratterà di epilessia e scuola, coronavirus e patente e potrà essere seguito sulle pagine di
Lice. All’incontro parteciperanno buona parte degli epilettologi di Veneto, Friuli Venezia Giulia e province autonome di Bolzano e Trento. I pazienti potranno intervenire con domande scritte. Il 19 febbraio, si terrà un webinar dal titolo “Epilessie rare e complesse” dalle 15.30 alle 18.30, a cui parteciperanno i massimi esperti nazionali, curato dalla Consigliera Lice Veneto Prof.ssa Francesca Darra con il supporto di Dravet Italia Onlus – prosegue la Dott.ssa Giada Pauletto, consigliere Lice del Friuli Venezia Giulia.
Nei Paesi industrializzati, l’epilessia interessa circa 1 persona su 100. Questa patologia si può verificare in tutte le età, con due maggiori picchi di incidenza, uno nei primi anni di vita e l’altro – sempre più elevato - nelle età più avanzate. Attualmente si calcola infatti che in Italia ogni anno si verifichino 86 nuovi casi di epilessia nel primo anno di vita, 20-30 nell’età giovanile/adulta e 180 dopo i 75 anni. Alla base dell’alto tasso di incidenza nel primo anno di vita ci sono soprattutto fattori genetici e rischi connessi a varie cause di sofferenza perinatale, mentre per gli over 75 la causa risiede nel concomitante aumento delle patologie epilettogene legate all’età: ictus cerebrale, malattie neurodegenerative, tumori e traumi cranici.
Se questi sono i dati epidemiologici già preoccupanti nei Paesi industrializzati, il quadro diventa drammatico nei Paesi in via di sviluppo dove la prevalenza della patologia diventa 3-4 volte più frequente. L’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) ha più volte attenzionato questo problema, sottolineando che nel mondo l’accesso alle cure necessita di un’inversione di rotta: dati allarmanti, infatti, evidenziano come la disponibilità di medicinali antiepilettici nei Paesi a basso e medio reddito sia inferiore al 50%. Ma l’80% delle persone con epilessia vive proprio nei Paesi a medio-basso reddito e, di queste, circa tre quarti potrebbe non ricevere le cure necessarie.