23/03/2016
Camino al Tagliamento, Lavoro
Laboratori Fabrici è una start up di Pordenone di cui sono titolari Paolo Ganis, 28enne di Casali Majone, laurea in managament alla Bocconi, e due industrial designer, Alessio D’Andrea, 27enne di Rauscedo e Vincenzo Vitiello, 26enne di Riva del Garda. Nel 2015 inventano Clairy un purificatore d'aria indoor che combina l'azione naturale delle piante con la tecnologia smart, la cui validità è stata certificata da uno spin-off dell'Università di Firenze. Nelle parole di Paolo “è un vaso smart che elimina allergeni e inquinanti, purifica l’aria usando le piante. In pratica Clairy fa passare l’aria attraverso il terreno che funziona da filtro attivo: trattiene gli inquinanti e rilascia aria pulita. I dati sulla qualità dell’aria di casa vengono poi inviati dal vaso allo smartphone via wifi e l’utente può così verificare la qualità dell’aria”. Le sostanze nocive restano quindi nella terra e a digerirle ci pensa la pianta stessa. Sono circa una decina le piante che possono essere abbinate al vaso di Clairy ed ognuna di esse ha la caratteristica di assorbire determinati agenti inquinanti: per questo motivo viene suggerito il loro posizionamento nelle diverse stanze della casa.
Dopo aver invano cercato investitori in Italia, a inizio marzo Laboratori Fabrici è tra le 12 aziende italiane che approdano al Consumer Electronic Show (CES) di Las Vegas, una delle fiere dell'innovazione più importanti al mondo. “Siamo andati al CES per cercare investitori americani e produrre Clairy in larga scala. In Italia abbiamo provato, ma i business angel italiani sono pochi e slegati fra loro” spiega Paolo. Clairy ha suscitato l’interesse di distributori in diversi mercati dalla Cina al Giappone, dalla Russia, agli Emirati Arabi, con tanti preordini perché il problema dell’inquinamento indoor è sempre più sentito perché può arrivare a livelli anche 5 volte superiori all’inquinamento esterno. Clairy non ha ottenuto solo molti consensi ma anche l’interesse di 10 investitori, 9 americani e un cinese. Plug and Play, un acceleratore di start-up ha puntato sulla produzione in larga scala di Clairy, inserendo Laboratori Fabrici in un programma di incubazione di tre mesi. È nata così Clairy inc., società americana che agisce per conto di Laboratori Fabrici nel mercato statunitense. Parallelamente a inizio primavera Clairy è stato lanciato su Kickstarter, una piattaforma newyorkese di finanziamento per le iniziative creative. Ma, nonostante i tanti riconoscimenti, la strada per la commercializzazione su vasta scala di un’invenzione originale è piena di sacrifici e molto lunga. Chi vuole seguire questa interessante innovazione può registrarsi sul sito www.clairy.co. Buona fortuna Paolo!