Regione, Arte e spettacoli

Le produzioni cinematografiche in Friuli al tempo del Covid-19

di Angelo Cannella

Il 2020 verrà sicuramente ricordato come un anno funesto, un anno bisestile che, per chi crede nelle superstizioni, ha dimostrato che il proverbio “… anno bisesto basta che passi presto..” potrebbe avere un fondo di verità.
Di sicuro il 2020 verrà ricordato per la sciagurata pandemia del Covid-19, che da semplice influenza in realtà si è dimostrata una pandemia capace di mettere in ginocchio l’economia mondiale e far capire all’essere umano quanto in realtà si fragile.
Ma l’anno trascorso ha anche messo in evidenzia come la tenacia umana e soprattutto l’aiuto della scienza possono dare una grande mano per superare i momenti più bui, dato che è stato sviluppato un vaccino capace di proteggere l’essere umano da questo terribile virus.
L’anno appena trascorso ha segnato profondamente tutti i settori economici, tra cui chiaramente anche il settore cinematografico, dove le restrizioni messe in campo per cercare di contrastare l’espandersi della pandemia hanno comportato la chiusura di tutti i cinema, dei teatri, delle produzioni cinematografiche e televisive, comportando un danno economico incalcolabile e lasciando purtroppo moltissime persone senza un lavoro ed un sostentamento.
In Friuli Venezia Giulia, nonostante la crisi dovuta alla pandemia che ha travolto il settore cinematografico, il Friuli Venezia Giulia Film Commission ha continuato la sua attività tra mille difficoltà; la Regione Friuli infatti destina specifici stanziamenti all’associazione Friuli Venezia Giulia film Commission e all’associazione fondo per l’Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia per valorizzare il proprio territorio attraverso la realizzazione di opere cinematografiche e per sostenere le attività di produzione di audiovisivi regionali.
Entrambe le associazioni effettuano azioni promozionali verso gli operatori dell’industria cinematografica, televisiva, pubblicitaria e multimediale per far conoscere l’intero territorio regionale ed esercitano attività di assistenza per film da girare in Friuli Venezia Giulia, come ricerca location, sistemazione logistica, relazione con autorità e uffici, collegamento con professionalità locali, favorendo in tal modo l’occupazione e lo sviluppo dell’economia turistica.
Alle produzioni di lungometraggi, film d’animazione, film tv, serie tv e opere per il web può essere riconosciuto un finanziamento nella misura massima di 200 mila euro in caso di riprese nel territorio regionale di durata superiore a 24 giorni.
Sono state centinaia le produzioni cinematografiche commissionate al Friuli Venezia Giulia film Commission, come ad esempio la fiction Porta Rossa con Lino Guanciale o il film diretto dal premio Oscar Gabriele Salvatores Il ragazzo invisibile, il cui successo ha indotto lo stesso regista a realizzare subito il sequel, sono alcune delle produzioni che hanno avuto come set il Friuli Venezia Giulia.
Nonostante la crisi, il settore cinematografico ha avuto un primo arresto in seguito al primo lock-down, ma successivamente, quando le parti sociali hanno firmato un protocollo d’intesa con il Ministero della Salute, a luglio sono ricominciate le riprese e gli allestimenti di diversi set cinematografici in Friuli Venezia Giulia, limitando così i danni al settore.
Infatti, tra agosto e dicembre sono stati allestiti 4 set cinematografici ed in tal modo è stato in parte salvato l’anno, ma per il 2021, già la Regione ha ripristinato interamente il fondo destinato al settore, poiché tutto fa supporre che il prossimo sarà l’anno della ripresa.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48