Codroipo, Libri

Il Natale di Sissi del Caffè Letterario

di Pierina Gallina

Uno sguardo dentro alle abitudini della famiglia imperiale del 1800: ecco il sunto della serata del Caffè Letterario Codroipese, presieduto da Luisa Venuti, ieri, al ristorante Nuovo Doge, a Villa Manin di Passariano.
Un libro, “Il Natale di Sissi” di Valerio Vitantoni - studioso dell’800 e appassionato dell’imperatrice Elisabetta d’Austria sin da bambino, collezionista di scritti su di lei - un pianista, M° Jeremy Serravalle, una violinista, M° Elena Blessano, due lettrici volontarie, Gabriella Colombo e Piera Festini e il pubblico delle feste.
Nel libro si sente profumo di Natale, di resina e di frutti canditi nei biscotti. Perché, il Natale, era la festa prediletta di Elisabetta, essendo, lei, nata di domenica, il 24 dicembre 1837, e con due denti già spuntati. Forte di questi segni beneaugurali, amava definirsi “Figlia della domenica, figlia del sole. Esso rivolse i raggi dorati verso il mio trono”.
Chi era, dunque, Elisabetta, quartogenita dei cugini Ludovica, figlia del re di Baviera e dal duca Max di Baviera? Come festeggiava il Natale?
Il libro svela come l’imperatrice d’Austria vivesse il Natale, conoscendo le tradizioni e usanze dai Wittelsbach agli Asburgo, con una panoramica interessante sulle abitudini della famiglia imperiale nella vecchia Mitteleuropa, nostalgico viaggio in un’epoca in cui il Natale non era ancora la festa consumistica dei nostri tempi.
Elisabetta d’Austria o, meglio, Sissi, chiamata così dal marito – con una s – per molti anni festeggiò il suo compleanno e il Natale con grande gioia, soprattutto da giovane duchessa nella casa paterna a Monaco di Baviera o sulle rive del lago di Starnberg, tra l’affetto dei genitori e dei fratelli.
Ogni componente della famiglia aveva il personale albero di Natale, collocato all’interno delle sontuose stanze. Ai piedi di ogni albero riccamente decorato e scintillante di candele, c’era sempre un piccolo presepe. Su tavole imbandite venivano appoggiati regali d’ogni genere.
La felicità di queste atmosfere accompagnò Sissi per lungo tempo, anche quando divenne imperatrice d’Austria, in una corte troppo severa per lei, una sorta di “gabbia dorata”. Tuttavia, anche qui, festeggiò sempre con gioia il Natale, come quando si trovava nell’amata residenza ungherese di Gödöllö, dove risiedeva in veste di regina d’Ungheria. Perfino la temuta suocera, l’arciduchessa Sofia, la elogiava, dicendo quanto lei si prodigasse a donare volentieri e con generosità, sistemando tutto con molto gusto.
Dopo la tragica e misteriosa morte di Rodolfo, Elisabetta non festeggiò più né compleanno né Natale. Iniziò a viaggiare in Europa fino alla morte, avvenuta nel settembre 1898. A Ginevra, fu uccisa da un fanatico italiano, senza motivo apparente.
Elisabetta o Principessa Sissi, moderna, anticonformista, indipendente, femminista in un’epoca maschilista, viaggiava, leggeva, curava il corpo, nuotava nuda nei laghi e nei mari, si arrampicava sulle montagne con i pantaloni, faceva ginnastica ogni giorno.
Per questo era criticata dalla corte, ma era apprezzata dalle donne. Lei, magra – girovita di 48/50 cm – in un’epoca di donne basse e formose. Lei, alta 1.72 cm, superava di 4 cm. il marito.
Era mito da viva, ancora oggi è immortale. Una grande donna, all’avanguardia per il 1800.
Che fosse nata nel secolo sbagliato?
Molto ci sarebbe da dire e scoprire su di lei. L’autore, Valerio Vitantoni, continua la sua ricerca, motivato da una passione ventennale, per lei e per il cugino Ludwig II di Baviera. Dopo due libri, potrebbe sfociare in un uno, nuovo, rivelatore di nuovi, e inediti, tasselli di vita della Principessa Sissi.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48