Codroipo, Arte e spettacoli, Libri

Mauro Ferrari "infinitamente grande”al Benois

di Pierina Gallina

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Sul palco del teatro Benois - esaurito - uno spettacolare Mauro Ferrari, il gigante della Nanomedicina, ha infiammato il pubblico, spaziando dalla musica alla narrazione del suo libro “Infinitamente piccolo, infinitamente grande” edito da Mondadori. Piccolo, come una particella. Grande, come la vita e la passione per la ricerca.
Da uno scienziato di fama mondiale, qual è Mauro Ferrari, tutto ci si poteva aspettare fuorché sentirlo cantare il blues, con voce da Armstrong e Sinatra, suonare il sax e muoversi sul palco come un provetto show man. Invece, così è stato. 62 anni, una vita tra Italia e Stati Uniti, padre di 5 figli, sposato con Paola, con 60 brevetti e oltre 500 pubblicazioni all’attivo, da oltre 30 anni ricercatore sulla cura delle metastasi epatiche e polmonari, si è raccontato, in modo disarmante e umile, come scienziato e come uomo. Il dolore, l’abbandono, la perdita, sono comuni a tutti. Saperli gestire e trasformare in qualcosa di buono per gli altri è il segreto di pochi. Mauro Ferrari è uno di questi. «A volte, mi sento come Gonzo dei Muppets: un uccello innamorato della gallina Camilla, sempre vero con se stesso. Non c’è niente di male a essere se stessi! Bisogna grattarsi dentro, veder quello che si ha ed essere utili agli altri. Ho incontrato molti fallimenti lungo il mio percorso professionale, nel tentativo di trovare una cura per il cancro metastatico a polmoni e fegato. Da ognuno di quei fallimenti, però, sono nati nuovi farmaci, che hanno aiutato a guarire migliaia, se non milioni di persone. Non dalle metastasi epatiche e polmonari, ma da altre malattie. Spero di fallire ancora, perché ogni fallimento apre porte impensate. Una tazzina rotta, se ricomposta, può essere ancora più bella. Si perde solo quando si smette di giocare. Dio ci ha dato una macchinetta, che ci permette di trasformare il dolore in cose buone per gli altri: le decisioni, le prende sempre il cuore». Con una squadra di giovani biologi, matematici, medici, ingegneri, chimici di tutto il mondo, ha inventato la nanomedicina, un sistema per veicolare il farmaco direttamente nelle cellule malate. Gigantesco passo avanti nella terapia dei tumori, il suo, a favore dell’umanità. «Mi dispiace che ci siano persone che non si fidano della scienza» dichiara.
In dialogo con Ferrari, la straordinaria orchestra “Rhytm & Blues Band” di Cividale, da 40 anni sulle scene e diretta da Andrea Martinis. Il repertorio intramontabile, con canzoni di Otis Redding, Arteha Franklin, Louis Armstrong, Frank Sinatra, Blues Brothers, ha fatto vibrare perfino i muri del Benois e incollato il pubblico, che ha richiesto il tris con standing ovation.
In fila, tra le canzoni, i racconti, con il pensiero alla mamma poetessa, alla famiglia, a ciò che, nella vita, conta: mettersi al servizio, non tirarsela tanto, “tasi e tira”, fai le cose per bene e abbi rispetto.
Una serata come poche, voluta dal caffè Letterario Codroipese, presieduto da Luisa Venuti, in sinergia con il Comune di Codroipo, rappresentato dall’Assessore Tiziana Cividini e l’Associazione codroipese A.N.D.O.S, presieduta da Patrizia Venuti, alla presenza di numerose autorità civili e del Comandante del 2° stormo di Rivolto, Marco Bertoli.
A Mauro Ferrari è stato fatto dono di un’opera pittorica dell’artista Piero De Martin, raffigurante una riflessione all’universo femminile e alla musica. 

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Marisa Ribis e Emanuela Giaretto
Villa Valetudine, Via Codroipo 25, Camino al Tagliamento, 10.00 - 17.00 ogni giorno - anche sabato e domenica, previo appuntamento
Mostra di opere su pelle di tamburo e timpani di BARBARA TOMASIN & GIORGIO ZIRALDO.
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Ultimo aggiornamento: 23/04/2024 10:19