08/07/2014
Poesia
A Cornazzai
di Albino Giacomelli
A Cornazzai
VIANDANTE CHE GIUNGI A QUESTO ANGOLO NASCOSTO DI ANIME E DI CASE
PERFINO IL SUONO DEI TUOI PASSI TI APPARIRA’ INDISCRETO
MENTRE TI AVVOLGE IL QUIETO SILENZIO DI UN TEMPO ANTICO
E ASSAPORI L’ARIA ODOROSA DI TERRA.
SULLA VIA I MURI MOSTRANO IL VOLTO DEI MATTONI COMPOSTI IN GEOMETRIE ELEGANTI DA UNA MANO DELICATA ED ESPERTA
CHE HA RIPORTATO AI COLORI D’ORIGINE L’ARGILLA OFFUSCATA ED EROSA DAGLI ANNI.
LIEVE EMERGE IL GORGOGLIO DI ACQUE PERENNI SUSSURRATO FRA LE VISCERE DELLA TERRA.
E’ IL CANTO DELLE RISORGIVE CHE ORA SCORRE VIVACE FRA I CANALI, ORA SI ADAGIA PIGRAMENTE FRA GLI STAGNI COPERTI DA UN VELLUTO ERBOSO , LUOGO SEGRETO DI RANE SU CUI ALEGGIA LA DANZA DELLE LIBELLULE E DELLE FARFALLE.
FRESCA E LIMPIDA IRROMPE L’ACQUA DAI POZZI ALLE TUE FONTANE CHE SONO PREZIOSA INCESSANTE COMPAGNIA AI CORTILI DELLE TUE ABITAZIONI
IL LAVATOIO IN PIAZZA DORME NEL DISUSO DEL TEMPO, MA BASTA UN LAMPO DELLA MEMORIA PER RIACCENDERE LE VOCI DELLE DONNE CHE QUI’ VENIVANO A PASSARE I PANNI.
E FRAMMISTE ALLO SCIACQUIO SPUMEGGIANTE SI ALZAVANO LE CANZONI DELL’AMORE, SOSPIRI CALDI DI GIOVINEZZA O MALINCONIE DI RIMPIANTI NEL RICORDO.
NON C’ERA ANCORA LA CHIESETTA A SUGGERIRE UN BISBIGLIO DI PREGHIERA O UN SEGNO FUGACE DELLA CROCE.
C’ERA LO SCIAMARE FESTOSO DEI BAMBINI CHE USCIVANO DALLA SCUOLA , CUCCIOLI ANCORA INGENUI DELLA VITA ALLA QUALE PORTAVANO SCOMPIGLIO ALLEGRO DI PRIMAVERA.
E LI PROTEGGEVA LO SGUARDO DOLCE DELLA VERGINE MADRE RAFFIGURATA SULLA PARETE, CIRCONDATA DALL’AZZURRO DEL CIELO E DAGLI ANGELI IN VOLO.
CORNAZZAI, PAESE DI UMILE GENTE CHE HAI PATITO LE FATICHE DELLA TERRA VIVENDO DEI SUOI DURI FRUTTI, DAL TUO CEPPO OPEROSO PARTIRONO VALENTI COSTRUTTORI E LAVORANTI NELL’ARTE DEI TESSUTI.
CORNAZZAI, LUOGO SACRO ALLA PREGHIERA LABORIOSA DEI BENEDETTINI CHE ATTORNO ALL’EREMO DI SANTA MARIZZUTTA HANNO RACCOLTO LA FEDE DEI TUOI PADRI E IL LORO ULTIMO RIPOSO.
CORNAZZAI, PAESE SOPRAVVISSUTO ALLE CARESTIE DELLA NATURA E ALLE SCORRERIE DI PREDONI DI OGNI SORTA, IN UN PALMO DI CASE E DI TERRENO IL CUORE DEL TUO POPOLO CONTINUA A BATTERE CON ORGOGLIO E CON PAZIENZA SOTTO IL CIELO DEL MONDO.
E SOTTO IL TETTO DEI TUOI CASOLARI ACCOGLI IL VIAGGIO OLTREMARE DELLE RONDINI CHE RITORNANO A CASA PER INDICARE CHE IN UN PICCOLO NIDO VIVE E SI TRAMANDA
L’AMORE PER LA STORIA DI IERI
PER LA VITA DI OGGI
PER LA SPERANZA DI DOMANI
IN QUESTA POESIA PER SEMPRE
5 LUGLIO 2014 LALBINO COMELLI
