Talmassons, Viaggi

Fameis... in gita

di Viviana Zanin

Foto di gruppo per Fameis
Tre splendidi giorni di sole hanno accolto il numeroso gruppo di ”Fameis” in gita sul lago di Garda a fine giugno. La prima tappa è stato il Parco Sigurtà a Valeggio sul Mincio, una lussureggiante oasi naturalistica adagiata su due colline in prossimità della valle del fiume, che con i sui 60 ettari di prati, laghetti, piante e fiori perfettamente curati è considerata tra le più belle del mondo. Abbiamo scorrazzato con il trenino, in bici o a piedi tra i suoi lunghi viali, respirando libertà e lasciando che la nostra anima si riempisse di luce e di colori. 
Poi Borghetto, l’antico borgo medievale attraversato romanticamente dal Mincio e ancora Sirmione, l’incantevole cittadina che per la sua eleganza e la bellezza del paesaggio si vanta del titolo di “Perla” del lago. 
Dopo una notte di riposo in uno splendido hotel e colazione nell’attico al tredicesimo piano, siamo ripartiti alla volta di Gardone Riviera, alla riscoperta di una parte di storia del nostro paese legata ai primi decenni del 1900, visitando il Vittoriale, la cittadella monumentale dove Gabriele D’Annunzio trascorse gli ultimi anni della sua avventurosa vita. Dentro quel luogo ogni cosa parla ancora di lui e della sua complessa e oscura personalità; uomo di intelligenza, fascino, mistero e potere, allo stesso tempo temuto e amato dai personaggi più potenti dell’epoca. Difficile spiegare a parole le sensazioni che si provano visitando la sua “incredibile” casa. 
E dalla bellissima Salò, languidamente bagnata dalle profonde acque, ci siamo imbarcati per attraversare il lago fino a Lazise, dove ci siamo goduti lo shopping e, i più coraggiosi, anche una bella nuotata ristoratrice. 
L’ultimo giorno è stato dedicato ai segreti di Mantova, con la maestosa basilica di Sant’Andrea che custodisce la reliquia del sangue di Cristo, la rotonda di San Lorenzo, un vero gioiello risalente all’anno mille e la storia dei Gonzaga, illuminati mecenati estimatori d’arte, che avevano arricchito il loro immenso e grandioso palazzo con collezioni meravigliose dal valore inestimabile, in seguito vendute o trafugate e di cui non rimane più traccia. Unica testimonianza degli antichi splendori sono i meravigliosi affreschi del Mantegna e gli arazzi di Raffaello. 
E dopo un rilassante pranzo sotto i portici di Piazza delle Erbe, a malincuore siamo ripartiti verso casa, concedendoci solo un’ultima sosta a Villa Pisani, la celebre dimora veneta sulle rive del Brenta, con i suoi ampi saloni, il meraviglioso giardino e il famoso, complicatissimo labirinto, all’interno del quale, com’era da prevedersi, tutti ci siamo allegramente persi. 
Non è stato esattamente un viaggio di riposo, ma quel momento di svago, libertà e spensieratezza di cui ognuno di noi aveva bisogno dopo i faticosi impegni dell’inverno. Ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo condiviso esperienze, giochi, racconti ed emozioni e al ritorno, nel salutarci, pur provando un’ombra di tristezza, ci siamo sentiti più ricchi per quel legame di amicizia e complicità che ci univa.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14