Arte e spettacoli, Ricordi

Addio a Christopher Plummer, attore premio Oscar

di Angelo Cannella

Le nuove generazioni lo conoscono sicuramente per il ruolo del patriarca in Cena con delitto - Knives Out e per aver sostituito Kevin Spacey, rigirando le scene di Tutti i soldi del mondo di Ridley Scott, ottenendo una candidatura all'Oscar per la parte
Il pubblico televisivo lo ricorda nel grande successo di
Uccelli di rovo, dove era l'arcivescovo.
Ma il ruolo per cui resterà nella storia è quello del capitano Von Trapp di
Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music, 1965), il musical più sdolcinato e più amato di sempre, dov'era il bellissimo vedovo con sette figli che conquistava il cuore della governante interpretata da Julie Andrews.
Christopher Plummer (al secolo Arthur Plummer), nato a Toronto nel 1929, sebbene sia apparso in oltre 100 film e nonostante la sua grande fama nel cinema, ha sempre dichiarato di preferire il teatro per lo stretto rapporto che si viene a creare con il pubblico durante le performance.
Oltre il palcoscenico e, dopo aver collaborato con radio e TV, nel 1958 approda sul grande schermo con due film drammatici:
Fascino del palcoscenico di Sidney Lumet accanto a Henry Fonda e Susan Strasberg; come protagonista in Il paradiso dei barbari di Nicholas Ray. .
Diversi sono stati i film interpretati tra gli anni '70 e '80: tra questi Sir Lytton in La Pantera rosa colpisce ancora (1975) di Black Edwards, lo scrittore Rudyard Kipling in L'uomo che volle farsi re (1975) di John Huston e il professor Paris Catalano nella produzione italiana Nosferatu a Venezia (1988).
I Novanta si aprono con il ruolo del villain in
Star Trek VI – Rotta verso l'ignoto (1991), il perfido Generale Chang.
Prende parte a pellicole storiche come
Wolf – La belva è fuori (1994), e L'esercito delle 12 scimmie (1996) di Terry Gilliam con Bruce Willis e Brad Pitt. Nel 1999 riceve le ovazioni della critica per l'interpretazione del giornalista Mike Wallace in Insider – Dietro la verità di Micheal Mann, dove accompagna sullo schermo Al Pacino e Russel Crowe.
Da qui arrivano altri successi considerevoli per l'attore canadese che partecipa a lavori di grandi registi, come
A Beautiful Mind (2001) di Ron Howard (dove affianca nuovamente Crowe), è Aristotele in Alexander di Oliver Stone, recita con un cast stellato in Inside Man (2006) di Spike Lee ed è il Dottor Parnassus in Parnassus – L'uomo che voleva ingannare il diavolo (2008).
Nel 2010 Plummer viene nominato dall'Academy come Miglior attore non protagonista per
The Last Station (2009), ma non vince la statuetta dorata, il premio arriverà comunque l'anno seguente (insieme al Golden Globe) nella medesima categoria per l'interpretazione in Beginners (2010); alla veneranda età di 82 anni Plummer è l'attore più anziano ad aver ricevuto un Oscar. Il 2011 è certamente uno degli anni più proliferi del terzo millennio per lui, il canadese è, infatti, protagonista con Daniel Craig e Rooney Mara nel remake di David Fincher Millenium - Uomini che odiano le donne.
Nel 2017 dopo che Kevin Spacey viene accusato di molestie sessuali, Plummer viene chiamato per sostituirlo a film completato in
Tutti i soldi del mondo (2017), pellicola diretta da Ridley Scott che racconta i fatti avvenuti negli anni '70 ai danni della famiglia Getty, il cui capofamiglia J. Paul Getty (Christopher Plummer) rifiutò inizialmente di pagare il riscatto ai rapitori del nipote.
Quando vinse l'Oscar, nel 2012, fu per
Beginners, la storia agrodolce di un padre e un figlio, in cui aveva il ruolo di Hal, un uomo che fa un entusiastico coming out dopo un matrimonio durato decenni e la morte della moglie. Stringendo la statuetta, a 82 anni, le si rivolse dicendo: "Hai solo 2 anni più di me, tesoro. Dove sei stata tutto questo tempo?". Non ne nascono più di personaggi di questo calibro.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14