Varmo, Lettere

Consuntivo e inerzia del Comune di Varmo

di Federico Pittoni, Paola Tubaro, Serena Pilosio, Gruppo consigliare Varmo Comunità

Assistiamo ormai da otto anni, dall'inizio del primo mandato Michelin, a una infinita serie di bilanci alternativamente consuntivi e preventivi, tutti uguali, tutti tecnicamente perfetti (predisposti in modo ineccepibile dagli uffici di ragioneria), tutti senza l'ombra di una scelta, senza uno schema di rilancio del nostro paese, senza un segnale di aiuto nei confronti di chi è in difficoltà.
A cosa servono un sindaco e una giunta che decidono di non decidere e di lasciare immutato lo status quo? Sono solo un costo, basterebbero gli uffici per amministrare Varmo in questo modo.
La dimostrazione lampante di questa politica del non-fare sta nella gestione delle opere pubbliche.
Le somme a disposizione sono enormi se le rapportiamo alla dimensione di Varmo. E purtroppo sono inutilizzate da moltissimi anni. Proprio all'inizio della prima amministrazione Michelin (ricordiamo, otto anni fa) arrivarono dalla regione un milione e duecentocinquantamila euro in due tranches per una sala polifunzionale, in seguito dirottati sulla ristrutturazione di villa Giacomini e sulla sistemazione delle vecchie scuole elementari (per farci cosa ancora non si sa). Sempre in quell' epoca arrivarono trecentomila euro per sistemare la scuola elementare di Romans. Poi, via via con gli anni arrivarono dalla regione e dalle UTI soldi per sistemazioni idrauliche, piste ciclabili, riqualificazioni di ex latterie, fondi per ristrutturazioni ed efficientamenti energetici delle scuole. A oggi parliamo in totale di due milioni e settecentomila euro di disponibilità finanziarie del comune.
La realizzazione di queste opere viene spostata di anno in anno e di piano triennale in piano triennale. E' chiaro che le cifre che otto anni fa bastavano a fare un'opera oggi non bastano più. Ad esempio, se la scuola di Romans fosse stata sistemata in tempi decenti l'opera adesso non sarebbe bloccata per la recentissima entrata in vigore di una nuova normativa antisismica, che ovviamente si applica alle opere da costruire e non a quelle già concluse. Si è quindi in attesa che la regione (se lo vorrà) dia un nuovo contributo per coprire i costi aggiuntivi imposti dalla nuova normativa.
All' ultima discussione sul conto consuntivo del 25 giugno scorso il gruppo di minoranza “Varmo Comunità” ha direttamente chiesto alla maggioranza quali sono i problemi che causano questa situazione di gravissimo ritardo nei lavori pubblici. Dopo un silenzio imbarazzato è stato risposto che non ci sono problemi. Lo struzzo continua a tenere la testa sotto la sabbia.
A queste enormi somme da quest' anno si aggiungono i proventi delle multe per l'autovelox posto prima del ponte di Madrisio. Anche in questo caso parliamo tanti soldi: nel 2017 sono partite multe per quasi un milione di euro, di cui al comune di Varmo spettano 675.000 euro. A parte l'evidente anomalia della cifra (prima le multe stavano sotto i 10.000 € annui), non osiamo pensare a come e in che tempi queste somme verranno utilizzate: consideriamo che nel 2017 l'amministrazione non è riuscita a spendere milleottocento euro per segnaletica, manutenzioni e sfalci stradali che infatti sono finiti nell' avanzo vincolato del 2018.
Al momento attuale dunque Varmo dispone di 3.400.000 €. Chiediamo che vengano fatti incontri pubblici per illustrare progetti e tempistiche certe per l'effettuazione di questi investimenti vincolati e soprattutto per raccogliere proposte e segnalazioni dai cittadini sull'utilizzo dei proventi dell'autovelox. Questi proventi, che si ripeteranno ogni anno euro più euro meno, hanno come unico vincolo quello di essere utilizzati per la sicurezza stradale, quindi si potranno fare asfaltature, segnaletiche, piste ciclabili ecc. Conoscendo lo stato di dissesto delle strade comunali le segnalazioni dei cittadini possono essere preziose per stilare un piano di interventi organico e calendarizzato.
Inoltre, dato che come abbiamo visto le finanze sono floride e che ogni anno gli avanzi di amministrazione aumentano, chiediamo che si metta mano ad una politica di riduzione delle tasse e delle tariffe applicate ai cittadini. È assurdo che ogni anno i cittadini paghino tasse elevate e che poi questi soldi avanzino.
In definitiva è necessario che questa amministrazione si risvegli dal suo torpore e cominci a lavorare. Altrimenti saremo indotti a pensare che abbia fatto propria la vecchia massima di tanti politici del passato e del presente: “Chi non fa niente non sbaglia mai”.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48