Lettere

Il trionfo leghista, la botta dei 5 stelle e la ripresa del PD 

di VG

Dopo le elezioni, Salvini potrebbe rischiare la sindrome di Renzi.
Il risultato delle elezioni europee contengono alcune conferme e molte novità. La Lega con il 34,34% diventa il primo partito d’Italia e conquista probabilmente 27 seggi dei 70 che spettano all’Italia nell’europarlamento. Il movimento a guida di Matteo Salvini, rispetto alle politiche 2018, ha raddoppiato i voti, mentre nelle europee del 2014 la percentuale era stata del 6,2%. Il movimento 5 stelle tocca il 17,05 rispetto al 32% delle politiche e al 21% del 2014. Il PD con la segreteria di Nicola Zingaretti, recupera rispetto al disastro del 2018 che lo vedeva al 18%, e conquista il 22,71%. F.I. con il rientro a tempo pieno del proprio padre-padrone Silvio Berlusconi si ferma al 8,78%, mentre Fratelli d’Italia guidati da Giorgia Meloni arriva ad un ragguardevole 6,46%. Gli altri partiti o movimenti si sono spartiti il resto dei voti con risultati modesti e ben al disotto delle reciproche aspettative. 
A pesare molto sui risultati è anche l’affluenza che si è fermata al 56 per cento degli aventi diritto al voto. Sulle preferenze individuali, si è registrato un autentico trionfo per l’esponente leghista arrivato a quasi 2 milioni, mentre Silvio Berlusconi ne ha ottenute 557.000 e nel campo della sinistra, ottimi i risultati dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del già ministro Carlo Calenda attestatesi entrambi sui 260.000 voti. 
Che considerazioni si possono trarre a botta per così dire calda? La prima è che indiscutibilmente Matteo Salvini ha dimostrato di essere un leader carismatico, molto abile soprattutto nel sapere trovare consenso grazie ad un’efficace comunicazione e nel suscitare emozioni che hanno fatto breccia nell’elettorato. Riuscirà a diventare, grazie al voto ottenuto e con le responsabilità che comporta, un esponente preparato o capace nell’azione di governo? Riuscirà a togliersi le vesti populiste o demagogiche del segretario di partito per indossare quelle più serie e consone per un’autorità istituzionale? Se lo farà praticamente e traendone le debite conseguenze, diventerà quello che l’antagonista Matteo Renzi, a causa principalmente del suo carattere alquanto problematico, non è riuscito ad esserlo: un nuovo e valido uomo di Stato. Altrimenti ed analogamente all’antagonista del PD, verrà abbandonato da un elettorato fluttuante perché pronto a dare fiducia, ma altrettanto rapido nel toglierla se i risultati si rivelano deludenti. 
L’altra considerazione è che il centrodestra anche a seguito dei segnali chiari giunti dai votanti, non può che trasformarsi in nuove aggregazioni che vedano da un lato la guida leghista, dall’altra un nuovo soggetto politico con Fratelli d’Italia e quello che ormai resta di Forza Italia con un Berlusconi in evidente declino. Sul fronte delle opposizioni, finalmente il PD sembra avere arrestato la crisi con la conseguente emorragia di voti. Questo fatto crea le condizioni per un lavoro lungo ed impegnativo al fine di diventare una valida alternativa di governo. 
Infine resta la questione del movimento 5 Stelle, nati per incarnare la rivolta e la critica ad un sistema giudicato al capolinea. Quando un anno fa, sono però passati dai banchi di opposizione a quelli scomodi di governo, i pentastellati sono entrati in crisi. Fenomeno scontato e prevedibile soprattutto perché non ci si improvvisa dall’oggi al domani per incarichi che comportano l’assunzione di responsabilità decisionali che guardano al bene del proprio paese. Cosa accadrà nei prossimi mesi, al di là delle dichiarazioni di facciata? Il governo giallo-verde a guida del prof. Giuseppe Conte durerà a lungo, posto che l’agenda programmatica verrà dettata principalmente da Matteo Salvini e tenuto conto che i principali nodi di natura economica finanziaria verranno duramente al pettine? 
Difficile fare previsioni che abbiano, allo stato attuale, un minimo di attendibilità o di riscontro. Vedremo e conseguentemente lo registreremo attraverso queste semplici note di commento, proposte anche per il futuro.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48