Codroipo, Sedegliano, Arte e spettacoli, Libri

Due anime friulane tra amicizia, poesia e impegno civile

di Silvia Iacuzzi

Serata da tutto esaurito alla Biblioteca Civica di Codroipo per ricordare il legame tra due grandi figure friulane del Novecento.
Nell’anno in cui si commemorano i cinquant’anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, il Caffè Letterario Codroipese ha voluto rendere omaggio a due grandi intellettuali friulani con la serata “Due anime friulane: Pasolini e Turoldo”, tenutasi alla Biblioteca Civica di Codroipo. Un evento intenso e partecipato, che ha ricostruito il legame umano e artistico tra Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Ostia, 2 novembre 1975) e padre David Maria Turoldo (Coderno, 22 novembre 1916 – Milano, 6 febbraio 1992), attraverso testimonianze, scritti e immagini.
L’incontro è stato introdotto da Luisa Venuti, Presidente del Caffè Letterario, e promosso da Raffaella Beano, direttrice del Centro Studi David Maria Turoldo di Coderno e curatrice del documentario e del volume che raccontano la profonda amicizia tra i due e che sono stati presentati durante la serata. A dialogare con lei sono intervenuti Marco Roncalli, giornalista e saggista, e Liliana Cargnelutti, storica e archivista, che hanno approfondito il contesto storico, culturale e spirituale in cui si è sviluppato il rapporto tra il poeta di Casarsa e il frate servita originario di Coderno.
Attraverso il filmato e il libro presentati nel corso della serata, si è ripercorsa una vicinanza affettiva e intellettuale forse poco nota al grande pubblico, ma fondamentale per comprendere meglio le parabole esistenziali di due figure "scomode", spesso in contrasto con le rispettive istituzioni e sempre impegnate nella difesa dei valori umani, contro ogni forma di omologazione e consumismo. Entrambi legati alle radici friulane, Pasolini e Turoldo condivisero una visione del mondo segnata dalla spiritualità, dalla tensione morale e dall’urgenza di testimonianza. Nonostante percorsi diversi — Pasolini laico, Turoldo uomo di fede — entrambi seppero dare voce agli ultimi e lottare contro l’appiattimento culturale e sociale del Dopoguerra. Il loro legame, mai ostentato ma profondo, trovò il suo culmine simbolico nel funerale di Pasolini, quando padre Turoldo celebrò le esequie religiose nella chiesa di Casarsa, dopo quelle laiche svoltesi a Roma. In quell’omelia intensa e commossa, Turoldo parlò del poeta come di “un uomo che ha vissuto il Vangelo senza saperlo”, ribadendo così il valore universale della sua opera.
Padre David Maria Turoldo, ricordato anche come uno dei più grandi cantori moderni dei Salmi e voce profetica nel panorama della teologia del Novecento, è stato così riscoperto nel suo ruolo di amico e interprete dell’opera pasoliniana, ma anche come intellettuale critico del suo tempo. La serata ha restituito al pubblico un quadro emozionante, che ha intrecciato memoria, riflessione e arte, confermando il successo del documentario, ancora oggi richiesto, e l’importanza di continuare a approfondire la figura di padre David come storia di coraggio e coscienza civile. A conclusione il Sindaco di Sedegliano, Debora Donati, ha confermato l’impegno dell’Amministrazione comunale a voler investire nella valorizzazione della figura di Turoldo, impegno che ha trovato il supporto del Vicesindaco di Codroipo che si è detto pronto a collaborare per promuovere e sostenere tali iniziative.
Il prossimo evento del Caffè Letterario Codroipese si terrà il 27 maggio sempre in Biblioteca a Codroipo con la presentazione del libro “I ragazzi della strada accanto” di Marco Anzovino nell’ambito di “Aspettando … La notte dei lettori”, anteprima itinerante del festival udinese che si terrà tra il 4 e l’8 giugno.

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Ultimo aggiornamento: 15/05/2025 06:50