Codroipo, Scuola

Importante segnalazione per un racconto dei ragazzi del Linussio

di Silvia Iacuzzi

Il racconto “Dove si tessono gli sguardi” di quattro studenti della classe 2^ ACR (indirizzo professionale in Manutenzione e Assistenza Tecnica) del Linussio di Codroipo è stato giudicato meritevole di segnalazione nella categoria Iunior della 6^ edizione del Concorso nazionale di scrittura a squadre per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado “Che Storia!” indetto dall’Accademia dell’Arcadia nell’ambito del progetto Narrazioni di confine in collaborazione con l’Adi-Sd (Associazione degli Italianisti – Sezione didattica), l’associazione “Amici della Storia”, l’associazione “A Voce Alta”, l’Isem-Cnr (Istituto di storia dell’Europa mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche) e l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, e con il patrocinio dell’Asli Scuola (Associazione per la Storia della lingua italiana – Sezione scuola), della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, dell’associazione “Historia ludens” e della Mod Scuola (Società italiana per lo studio della modernità letteraria – Sezione scuola). 
I ragazzi, di quello che tanti chiamano ancora Cecconi, si sono dimostrati all’altezza di coetanei di licei classici come lo Stellini di Udine anche in campo letterario, nonostante la Letteratura e la Storia non siano proprio tra le materie che caratterizzano il loro percorso scolastico. È probabilmente la prima volta che viene segnalato il lavoro di un istituto professionale a un concorso nazionale di questo prestigio.
Complimenti quindi a Enrico Lauritano, Omar Meskaoui, Daniel Mizzau e Giovanni Vidizzoni, e alla docente referente Sonia Zanello, in collaborazione con Andrea Zilli, che li hanno guidati in questo percorso. Come riferito dalla stessa professoressa Zanello “la missione di una scuola, di qualsiasi scuola, è garantire agli studenti la consapevolezza di saper pensare e, quindi, di saper vivere, al di là dello specifico indirizzo.” 
La nota metodologica inserita alla fine del racconto spiega l'importanza di un insegnare coinvolgente e inclusivo, che parte dall’osservazione diretta dei luoghi e degli ambienti per sviluppare competenze di cittadinanza attiva come attenzione e amore per ciò che ci circonda, che, in questo caso, si sono poi trasformate in espressione culturale nel testo sviluppato dai ragazzi. Un primo passo rispetto alla partecipazione ad attività fuori dalla scuola e a vantaggio del proprio territorio che la scuola può contribuire a rendere attrattivo e meritevole di protagonismo.
Qui il link al racconto: Dove si tessono gli sguardi.

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Ultimo aggiornamento: 17/04/2024 09:47