Arte e spettacoli, Auguri

70 candeline per Pierce Brosnan, una delle spie più amate

di Angelo Cannella

©PBofficial
Tanti auguri a Pierce Brosnan, colui che con grande talento ha sostituito nell’ormai noto ruolo di James Bond un mito assoluto come Sean Connery.
L’attore, nato in Irlanda a Drogheda il 16 maggio del 1953, taglierà il ragguardevole traguardo dei 70 anni.
Fin da ragazzo comincia ad interessarsi al mondo del teatro, anche grazie all’apporto dei genitori, dilettandosi ad imparare l'arte della giocoleria e mentre si sta esibendo come sputafuoco viene notato dal direttore di un circo che lo chiama a lavorare assieme al suo gruppo. Presto diventa direttore di scena allo York Royal Theatre e studia per diventare attore al Drama Centre di Londra.
Dopo l'esordio nel mondo del cinema con il poliziesco “Un venerdì maledetto” (1980), il successo internazionale arriva dalla televisione; è protagonista del serial “Mai dire Sì” (1982-87), in cui si raccontano le vicende di odio e amore tra due investigatori privati, tanto è forte la donna quanto è incapace ma affascinante l'uomo. Prima della fine del telefilm, gli viene offerto il ruolo di James Bond ma non riesce a rompere il contratto con i produttori della serie tv in tempo ed è costretto a rifiutare la parte. Con la fine di Mai dire Sì l'attore passa definitivamente al set cinematografico, accettando ruoli che vanno dal comico al drammatico ma che non riescono a dare una svolta alla sua carriera.
Partecipa comunque a film importanti come il cult fantascientifico “Il tagliaerbe “(1992) in cui è uno scienziato convinto di poter donare intelligenza ad un ritardato mentale attraverso la realtà virtuale dei videogiochi. Affronta soprattutto film di genere e dopo una pellicola premonitrice (è una spia in “Quarto protocollo” del 1987) diventa un simbolo dell'investigazione eroica, rappresentata da diversi punti di vista: è nell'horror “Nomads “(1986) ma gestisce bene anche i tempi dell'avventura in film d'azione come “Sul filo dell'inganno” (1988) o “I dinamitardi “(1992).
Il pubblico lo apprezza anche in ruoli dichiaratamente comici: l'ottimista e ingenuo scienziato di “Mars Attacks!” (1996) di Tim Burton o il compagno dal fisico atletico ma dalle dubbie capacità intellettuali di “Mrs Doubtfire” (1993), rivale di uno straordinario Robin Williams travestito da tata.
Il vero cambiamento che lo consacra divo internazionale avviene con la proposta di incarnare il nuovo James Bond, dopo l'insuccesso dei precedenti episodi. Come erede di Roger Moore e di Sean Connery riesce a cavarsela bene e regge il confronto senza scadere in un'imitazione priva di forza ma dando al personaggio una vena autoironica nuova al pubblico degli appassionati. L'attore firma un contratto che prevedeva il ruolo di James Bond in altri quattro film, senza vietargli di lavorare in altre pellicole di stile e contenuti diversi. Questa libertà gli ha permesso di realizzarsi in modo più completo, senza rischiare di essere ricordato solo ed esclusivamente per il ruolo dell'agente 007. La prima apparizione è in “Goldeneye” (1995), film di successo sia di pubblico che di critica: supera infatti il doppio degli incassi del precedente film con l'attore Dalton. Grande approvazione da tutto il mondo anche per” Il domani non muore mai “(1997) e “Il mondo non basta” (1999), seguiti dall'ultimo film (per Brosnan) “La morte può attendere” (2002), vero e proprio cult che ha sbancato tutti gli episodi realizzati fino a quel momento. Un consenso internazionale che trova conferma anche l'anno successivo, quando la regina Elisabetta gli assegna il titolo onorario OBE per il contributo eccezionale dato all'industria cinematografica britannica.
Il suo volto da sex symbol e il fisico da atleta si è prestato a dare voce e corpo a personaggi forti come il vulcanologo del catastrofico “Dante's Peak - La furia della montagna” (1997) o a mantenere lo stesso mestiere di agente investigativo ne “Il sarto di Panama” a fianco di Geoffrey Rush. Ma sa essere anche un affascinante avvocato divorzista in “Laws of Attraction” (2004) innamorato di Julianne Moore, coinvolti in una storia d'amore molto stravagante, intervallata da diversi momenti comici. Lavora poi con Richard Shepard in “The Matador”, per il quale viene nominato al Golden Globe, ma fa anche uno scarto temporale per ritrovarsi alla fine della Guerra civile americana a interpretare un ufficiale dell'esercito nordista che deve fare i conti con il sudista Liam Neeson in “Seraphim Falls” (2006).
Nel 2007 è in “Shattered” firmato dal regista Mike Barker (conosciuto per Le seduttrici), thriller che vede l'attore nella veste insolita di un sociopatico che ricatta una coppia di innocenti.
Nel 2008 partecipa ad un musical dallo scontato successo mondiale: recita, canta e balla accanto a Colin Firth, Stellan Skarsgård e Meryl Streep in “Mamma mia!”, nel ruolo del grande amore della protagonista. E dopo qualche ruolo di basso tono, torna nel 2010 accanto alla giovane star Robert Pattinson interpretando un padre assente nel toccante “Remember me”. Nello stesso anno viene diretto dal maestro Roman Polanski nel riuscito thriller “L'uomo nell'ombra”, con Ewan McGregor e Olivia Williams. L'anno successivo torna al cinema con una commedia brillante: è il capo di Sarah Jessica Parker in “Ma come fa a far tutto?”, di Douglas McGrath. L'anno successivo è protagonista della commedia romantica di Susanne Bier “Love Is all You Need”, fuori concorso alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia.
Tra gli ultimi film interpretati da Brosnan troviamo: “Non buttiamoci giù”, “Il fidanzato di mia sorella”, il sequel (10 anni dopo) “Mamma mia - Ci risiamo!”, “Cenerentola” e “Black Adam”.
L'aspetto da gentleman di Pierce Brosnan e la bravura con la quale ha interpretato la serie di James Bond lo porta ad essere ricordato soprattutto per il suo carisma da seduttore, circondato da belle donne ed invincibile nella lotta contro il nemico. Ma la vita reale priva di eccessi e di divismo, per non contare gli innumerevoli personaggi interpretati che costellano la sua carriera, lo inquadrano in un simbolo di bellezza che ha la dote dell'ironia. Il fascino di un seduttore che sa scherzare se necessario, qualità che indubbiamente lo consacra tra i migliori attori irlandesi in circolazione.
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14