Libri

Fotogrammi cosmopoliti tra glocale e globale

di Mario Passon

Alcuni anni fa in economia abbiamo usato correntemente la parola glocal che mette insieme la dimensione globale, planetaria (in economia globalizzazione) e quella locale, territoriale (che spesso confondiamo con identità, autonomia).
Il filosofo Pier Aldo Rovatti sostiene che la filosofia ci aiuta a sbloccare la paralisi del pensiero: questa paralisi sembra una caratteristica del nostro periodo storico.
Di filosofia e di glocal, si è parlato alla presentazione del libro di Luca Taddio e Edoardo Greblo “Fotogrammi cosmopoliti. Prospettive liberali e socialiste”, giovedì 26 gennaio palazzo Kerchler a Udine, seguita da un pubblico molto attento e curioso di ragionare sull’idea che “il tempo dell'attualità non possa limitarsi a essere oggetto del pensiero filosofico, ma ne debba costituire il punto di partenza”.
A rappresentare la visione globale il professor Alberto Felice De Toni, già rettore dell’Università degli Studi di Udine che come sede di alta formazione, di ricerca e centro promotore dell’innovazione deve assumere una atteggiamento globale. 
A rappresentare la visione locale il consigliere regionale Massimo Morettuzzo del Patto per l’Autonomia.
Globale e locale possono tenere insieme queste due visioni?
Globale e locale devono stare insieme. Abbiamo imparato che temi i problemi del riscaldamento globale, dei cambiamenti climatici, la pandemia, l’economia della finanza e dei capitali, le questioni dell’energia, hanno una valenza globale, viceversa la democrazia è strettamente legata al territorio, c’è un rapporto diretto tra gli elettori e i sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali, i sindacati, le associazioni di categoria.
La Poesia di Leonardo Zanier
Per Massimo Morettuzzo l’autonomia, l’identità non è il contrario di globale e ricordando la poesia di Leonardo Zanier “Identitat”

simpi di plui si zura, si barufa
si spostin cunfins, si si sbugjela e si fan gueras
pa santissima identitât
ma l’ identitât ce êse?
a dila in curt e duta:
che s’i fos su Marte mi sintarès cjericul
e co soi in Africa mi sint european
co soi in Portugal talian, co soi a Roma furlan
co soi a Udin cjargnel, co a Tomieç comelianot
e a Comelians maranzanot, e s’i soi a Maranzanas:
no stin a confondi par plasê
la famea Di Pasca la mê
cun chê di chei Dal Ghet
intaussa pȏc di sestvegnûts cui sa da dontri
magari da Sighiet

e che quindi è qualcosa di mescolato, è qualcosa di straodinariamente importante e che va considerata per affrontare i processi globali. L’azione dell’Unione Europea si basa sul principio di sussidiarietà, cioè che le decisioni siano adottate a un livello che sia il più vicino possibile al cittadino.
Molti eventi nascono dai territorio, ci ha ricordato Alberto De Toni, dal basso, per esempio, in economia, i distretti industriali che hanno fatto la storia dell’economia italiana e friulana. Ma questi fenomeni devono essere guidati, coordinati, messi in rete, un compito della vera politica.
Quindi se la democrazia è espressione del territorio, il suo ruolo è di guidare, dare una visione del futuro, non seguire i follower, definire una missione in un contesto globale che richiede la cooperazione.

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Ultimo aggiornamento: 28/03/2024 01:48