Regione, Furlan, Lettere

Mosaicisti friulani, ovvero Furlans tal forest

di Danilo Vezzio, Presidente del Fogolar Lione, Francia

Fra i milioni di friulani sparsi nel mondo una buona percentuale sono mosaicisti-terrazzieri, ex allievi della Scuola Spilimbergo, naturalmente.
A Lione, l’antica Lugdunum, capitale delle Gallie, ne ha accolti un certo numero, dove tuttora vivono, stanno preparando delle mostre di arte musiva, per commemorare il centenario della Scuola Mosaicisti de Friuli nata nel 1922.
Una mostra di mosaici è già in corso, poiché ''il friulano'' Domenico Annarelli espone nel triclinio della Villa di ‘’zio Licinio’’ non lontano da Lione.
Dovete sapere che Lione, come Basilea, è stata fondata da un ciociaro di nome Munazio Planco, nel 43 AC col passar degli anni, Lione era diventata una seconda Roma.
Zio Licinio, probabilmente ciociaro anche lui, era un business man del secondo secolo DC, ed aveva fatto fortuna in Gallia, si era fatto fare una villa di lusso sulle rive del grande fiume Rodano, l’autostrada fluviale del sole, di quell’epoca, un po' come Gianni Versace a Miami.
La sua domus era dotata di tutti comfort del secondo secolo: balneum, ipocausto, frigiderium, tepidarium, caldarium e naturalmente opus tessellatum cioè ‘’mosaico’’!
Qui, col mosaico, i friulani entrano in ballo!
La villa di zio Licinio è stata scoperta recentemente, comportava uno splendido mosaico nel suo triclinio-sala da pranzo, ed è stato recuperato, restaurato, ora è esposto in un piccolo incantevole museo che serve anche da sala mostra per artisti contemporanei.
Non si esclude che siano stati dei mosaicisti friulani, probabilmente aquileiesi, a realizzare il pavimento di zio Licinio, ma cosa volete, sono passati 20 secoli e non sono state trovate le fatture.
Questa ipotesi non impedisce Domenico Annarelli membro eminente del Fogolâr Furlan di Lione, di esporre attualmente 65 opere musive proprio nel triclinio di ‘’zio Licinio’’.
Domenico è francese, come Munazio Planco ha origini ciociare, ma è stato recentemente naturalizzato friulano, per volontà del Fogolar Furlan, infatti come ogni mosaicista di rispetto, egli appartiene alla ‘’scuola spilimberghese’’ è un virtuoso della martellina e del tagliolo, la raffinatezza, la precisione del taglio, è la ‘’griffe’’ della Scuola di Spilimbergo! Quindi in virtù dello Ius Musivum è stato elevato al rango di Musivarium Spengenbergensis, dall’ autorevole Fogolar Furlan, che funge da ambasciata friulana nelle Gallie odierne.
Certo al Fogolar Furlan di Lione, siamo fieri di Domenico, che ha espresso il desiderio di essere ‘’ mosaicista friulano’’ come lo sono alcuni dei suoi maestri, quindi è stato accolto a braccia aperte nel sodalizio friulano.
Domenico è la prova vivente dell’eccellenza della Scuola Spilimberghese che ha esportato mani, ma anche saputo trasmettere una competenza unica al mondo, la sua ‘’fattura’’ è reperibile tra mille mosaici, ed è una griffe tutta friulana!
I mosaicisti friulani di Lione, tutti membri del Fogolâr Furlan locale, apprezzano il lavoro di Domenico, lo considerano erede della loro arte e lo incaricano di trasmettere in Lugdunum-Lione il suo know how, il saper fare, tutto friulano, del mosaico
Continueremo a raccontarvi storie di mosaicisti friulani nel ‘’foresto’’, il centenario della Scuola Mosaicisti del Friuli è un eccellente occasione per evidenziare, questo fiore all‘occhiello del Friuli!
Un bjel Mandi!
Ultimo aggiornamento: 19/04/2024 07:14