Sport

Calcio povero e pulito, alcune riflessioni

di Francesco Lena

È appena iniziato il campionato di calcio di tutte le categorie, subito sono incominciati dei disordini, degli scontri tra tifoserie e forze dell'ordine, e pure tristi episodi di estorsione tra tifoserie e squadre per ottenere biglietti da rivendere a prezzi esorbitanti.  In questo mio scritto vorrei fare alcune considerazioni generali e alcune in particolare, sulla categoria di serie A.
vorrei un calcio povero economicamente, cioè che girassero meno soldi, ma più ricco di contenuti sociali, culturali, sportivi, e sia creativo, pulito, trasparente, contenuti che sappiano unire, divertire, giocatori, organizzatori, tifosi, cittadini.
Vorrei che il gioco del calcio, fosse un mercato di valori veri, di alta civiltà, di legalità e di onestà, oltre che di soldi e di valore economico commerciale. Lasciatemelo dire, non è più possibile sentire vedere, constatare, che un calciatore venga pagato 120 milioni di euro, e che anche tanti altri prendono stipendi ultra milionari, è una vera vergogna nei confronti di tanti bambini nel mondo, che muoiono di fame e qui in Italia nel nostro bel paese, ci sono tanti cittadini che devono campare con 500 o 600 euro al mese e altri ancora con meno. penso sia arrivato il momento di interrogare le nostre coscienze. Vorrei che partisse qualche buon esempio dai giocatori, incominciare a rifiutare stipendi multimilionari e portare avanti idee, proposte per fissare un limite massimo degli stipendi e delle cifre di quando si compra un giocatore, cifre che siano accettabile anche dalla gente e mettere fine a questa decenza. Cari calciatori, prima di essere dei giocatori, siete persone e dev'essere messa al primo posto, al centro il valore umano della persona, della vita.
Poi vorrei che negli stadi e fuori, finisse ogni forma di violenza, gli ultrà, i tifosi, siano si allegri, vivaci, ma corretti, rispetto delle regole civili e sociali, senza striscioni e slogan razzisti o offensivi, dispregiativi, vorrei vederli sostituiti con slogan positivi, culturali, sportivi e di pace. Vorrei che a vedere le partite di calcio allo stadio si potesse andare tranquillamente, serenamente con la famiglia, con i bambini per divertirsi.
Infine vorrei che il gioco del calcio, che è lo sport più bello del mondo, riscoprisse i valori, di unità, dell'amicizia, dello stare bene insieme, in un divertimento sano e creativo, per questo vorrei che in ogni piccolo e grande paese in Italia ci fosse un centro sportivo, un campo di calcio, per dare la possibilità a tutti i ragazzi di giocare.
Per ultimo, sogno un calcio più bello, più povero, più pulito, più trasparente, più onesto, che contribuisca a costruire la pace nel mondo e a salvare tanti bambini dalla fame, un calcio dove tutti i bambini del mondo abbiano la possibilità di poter giocare.

EVENTI DI OGGI

Centro Culturale e Biblioteca, Talmassons
Visioni al femminile
Villa Valetudine, Via Codroipo 25, Camino al Tagliamento, 10:00 - 17:00 ogni giorno - anche sabato e domenica, previo appuntamento
Mostra di Paola Emanuela Perrotta
Villa Valetudine, Via Codroipo 25, Camino al Tagliamento, 10.00 - 17.00 ogni giorno - anche sabato e domenica, previo appuntamento
Mostra "Il Taglamento"
SEGNALA EVENTO
GALLERY
INFO UTILI
RIVISTA STAMPATA
Ultimo aggiornamento: 12/11/2024 09:20