Codroipo, Libri

Rosa Genoni, creatrice della moda italiana

di Fiorello Pizzale

©LR
Un discreto numero di persone ha partecipato giovedì 7 ottobre all'evento sulla nascita della moda italiana organizzato dal Caffè Letterario Codroipese e tenuto nella sede di Villa Manin di Passariano. Relatrice della serata e stata la scrittrice Raffaella Podreider, nipote e biografa di Rosa Genoni, creatrice della moda italiana che nasce a Tirano in provincia di Sondrio il 16 giugno del 1876 e muore a Varese il 12 agosto del 1954.
Rosa Genoni nasce da una famiglia molto semplice, prima di una nidiata di 18 fratelli. Il papà era un calzolaio fin da piccola amava i vestiti femminili e quindi terminata la 3^ elementare viene mandata a Milano da una zia sarta a fare “la piccinina”; lei guarda e impara il mestiere, si iscrive alla quarta e quinta elementare e segue dei corsi di lingua francese.
Nel 1884 ormai 18enne frequenta i circoli operai e socialisti e partecipa in maniera attiva alla attività politica e poco dopo il Partito Socialista la manda a partecipare a un congresso operaio a Parigi dove decide di rimanere dedicandosi come domestica e lavori di cucito per la famiglia Calandri e imparando il francese e il “punto russo” e il “plisse soleil”. Dopo di che viene assunta dalla ditta Pasqui in Rue de Paradis.
Nel 1888 viene assunta in Italia dalla ditta Bellotti dove si impegna a rivendicare contro lo sfruttamento del lavoro femminile.
Nel 1893 assieme ad Anna Maria Mozzoni partecipa al Congresso Internazionale di Zurigo, Congresso Socialista e Laburista ed entra a far parte della Lega Promotrice degli Interessi Femminili e dove sosterrà le battaglie per l' emancipazione delle donne lavoratrici e la tutela dei minori.
All'età di 28 anni viene assunta dalla Heardt et Fils, una tra le più note case di moda Milanese la che ha sede in Corso Emanuele visitato dalla Milano bene e dove si trova la famosa sartoria Ventura fornitrice dell'aristocrazia milanese e della famiglia reale.
Nel 1924 si sposa con Alfredo Prodeider avvocato e nel frattempo viene promossa a dirigere circa 200 persone. Successivamente diventa insegnante alla scuola professionale femminile della Società Umanitaria di Milano che lascerà nel 1931 per non giurare fedeltà al fascismo.
Persona di una personalità poliedrica grazie anche all' esperienza francese, riuscì a cogliere le potenzialità del settore moda in Italia proponendo soluzioni di grande modernità nella organizzazione dell'industria dell'abbigliamento italiana.
Riscosse un grande successo nel 1906 all'Esposizione internazionale di Milano proponendo abiti di grande pregio ispirati all'arte pittorica italiana. Tra le sue creazioni il celebre abito da ballo ispirato a Flora della Primavera di Botticelli realizzato in raso di seta pallido impreziosito con ricami a motivi floreali di perline e ora visitabile al Museo della Moda e del Costume a Palazzo Pitti di Firenze
L'influenza della Genoni nella moda portò diversi imprenditori del settore del tessile e dell'abbigliamento alla fondazione del comitato di una moda pura arte italiana facendola pioniera del made in Italy, stilista, sarta, attivista, insegnante, socialista, femminista, pacifista. “donna di una straordinaria vitalità e all'avanguardia del suo tempo che conquistò il ’900”.
Prossimo appuntamento con il Caffè Letterario Codroipese giovedì 18 novembre, ore 20.30, Ristorante Nuovo Doge con il giornalista Fausto Biloslavo “Afghanistan Addio”.

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Villa Valetudine, Via Codroipo 25, Camino al Tagliamento, 10.00 - 18.00 ore ogni giorno anche sabato e domenica
Mostra Personale Vanni Martina
Ai Colonos, Villacaccia di Lestizza, 21:00
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Ultimo aggiornamento: 27/08/2025 10:41