Ieri sera da Ferrin a Camino Piero Vigutto ha presentato il suo secondo romanzo "Il vento tra gli alberi" che racconta la storia di Mario, un carnico semplice e ligio nel suo lavoro come caratteristico di tanti delle nostre montagne. Nonostante abbia già partecipato alla guerra in Abissinia, Mario decide di partire per la campagna di Russia per difendere la sua famiglia e le generazioni future. Una volta rientrato tra le sue valli scopre che gli orrori del conflitto non le hanno risparmiate. Nella prefazione Alda Pellegrinelli ha evidenziato come senza avere le pretese di essere un libro storico, il volume fa riferimenti molto precisi. Lo stesso autore ha tenuto a precisare come gli premesse offrire un contesto storico a fatti locali nell'interpretazione di chi li ha vissuti e quindi si è dovuto documentare con numerose ricerche.
I testi si caratterizzano per due modi di scrivere: uno più poetico, lirico quando vengono descritti i paesaggi bucolici delle montagne e uno più diretto, asciutto per le scene di guerra e le vicende umane. Lo stesso Vigutto parla di "storie di guerra con pennellate di umanità".
Toccanti alcune riflessioni su condizioni di vita e rapporti tra esseri umani, come il dialogo tra due partigiani, in cui uno più anziano descrive ad un collega più giovane la "condizione mentale del muro", ossia quello che accade quando persone che vivono tranquillamente insieme si trovano su fronti contrapposti perchè vengono marcate delle differenze tra loro, perchè si creano "divisioni" artificiali, confini e simili.
Il testo è disponibile contattando l'editore L'Orto della Cultura. I ricavati dal copyright verranno devoluti al Cro di Aviano.
