04/10/2017
Camino al Tagliamento
Un vaso made in Medio Friuli
di Chiara Moletta
Paolo Ganis, insieme ai soci Alessio D’Andrea e Vincenzo Vitiello, ha brevettato Clairy, il vaso intelligente capace di purificare l’aria degli ambienti chiusi. L’idea dei tre ragazzi, nata due anni fa al Talent Garden di Pordenone, dopo una prima fase svolta in tesi al Politecnico di Milano, ha riscontrato il suo successo prima in Silicon Valley ed eventi come il Ces di Las Vegas e, successivamente, con i numerosi premi ricevuti. In sintesi Clairy è un vaso che serve per purificare l’aria negli ambienti chiusi grazie ad un dispositivo interno che, grazie all’azione combinata di una pianta, è in grado di abbattere le sostanze tossiche insite in ambienti domestici, uffici, ecc. ecc. Inoltre è in grado di fornire dati reali sull’inquinamento presente in quel determinato luogo, grazie ad un dispositivo wi-fii che può essere collegato ai nostri smartphone.
La storia di Clairy è tutta italiana, friulana per lo più. Paolo Ganis, 30 anni originario di Camino al Tagliamento, dopo una laurea in Scienze internazionali e diplomatiche all’Università degli Studi di Trieste e una laurea magistrale in management alla Bocconi di Milano, ha spiccato il volo per una carriera brillante. Il brevetto Clairy, dopo una prima fase di start up insieme ad Alessio e Vincenzo, viene selezionata dalla Plug and Paly Venture (Silicon Valley), uno dei più grandi progetti imprenditoriali del mondo. Nonostante questo i tre ragazzi hanno deciso di avviare la produzione tra il Medio Friuli e Pordenone. Ora, dopo anni di duro lavoro, arriva la sorpresa dall’Unione Europea: due milioni di euro a favore di questo progetto. Infatti, dopo aver presentato un dossier esplicativo, Clairy è stato finanziato concorrendo con oltre 2000 progetti.
