Talmassons

Una opposizione seria per tante occasioni mancate

di Beppino Turco, Consigliere del Comune di Talmassons

Riceviamo e pubblichiamo una lettera pervenutaci da un ex Assessore del Comune di Talmassons.

Care concittadine, cari concittadini,
a seguito di una lunga e ponderata riflessione che scaturisce dalla revoca del mio incarico quale assessore all’edilizia privata per mano dell’attuale sindaco, ho deciso di abbandonare i banchi della maggioranza per creare ciò che in questi due anni è venuta a mancare: una seria opposizione a quella che il primo cittadino definisce ironicamente “dittatura democratica” ma che, nei fatti, sta disvelando la sua reale natura autocratica.
Questo momento è il pretesto che mi consente inoltre di poter enumerare liberamente tutte le mancate occasioni in cui il nostro Paese avrebbe potuto essere protagonista, soprattutto nel sociale e nell’erogazione di servizi alla persona, ambito in cui ho avuto l’onore di essere referente nei precedenti due mandati, coinvolgendo specialisti interessati a realizzare qui una struttura finalizzata a divenire punto di riferimento per la promozione di sani stili di vita e tutela della salute tra i giovani; è stato paralizzato, inoltre, il mio progetto di creare un Centro di Assistenza Primaria, con lo scopo di fornire servizi di continuità sul territorio; si è poi arenata la mia idea di creare un centro aggregativo per ragazzi diversamente abili ivi residenti, idea che trovò il plauso del Dottor Manlio Manfè che decise di donare al Comune il suo stabile al fine di realizzare l’opera; di come, infine, l’iniziativa “VivaceMente” intrapresa per permettere agli anziani di uscire dall’isolamento casalingo si sia trasformata, a detta di molti, in progetti-fotocopia ormai non più in grado di perseguire l’inclusione sociale pensata per la fascia di popolazione over 70.
Se mi sono riproposto alle scorse elezioni è stato esclusivamente per poter realizzare almeno alcuni di questi ambiziosi progetti e, gli esiti delle urne parevano avermene dato mandato, poiché mi avete fatto risultare il candidato più votato della coalizione.
Quando però sono iniziate le consultazioni per la formazione della nuova giunta mi sono state messe pressioni affinché rinunciassi al ruolo di vicesindaco per agevolare il “secondo classificato”, creando un esecutivo comunale che ha totalmente stravolto e tradito il mandato degli elettori (segno che le decisioni erano già state prese a tavolino prima delle elezioni).
Non mi soffermerò su come le proposte legate al mio nuovo ambito di pertinenza (l’edilizia privata) siano state schernite ed addirittura ritenute oltraggiose dal primo cittadino, finendo di fatto per estromettermi dalla possibilità di prendere parte alle commissioni edilizie e surrogandomi nelle decisioni; di come la mia iniziativa di taglio all’IRPEF comunale sia stata depennata senza ricevere considerazione; di come non siano mai state ascoltate le mie perplessità sui costi di gestione dello smaltimento dei rifiuti nel nostro Comune, nonostante l’ente che ad oggi eroga il servizio non si riveli il più vantaggioso: che vincoli ci legano a questa società?; di come le giunte (baluardo di riservatezza per le questioni trattate) oggi siano estese a tutti i consiglieri, ragion per cui mi sono rifiutato di prendere parte a queste fantomatiche “giunte allargate” (come ama definirle il nostro sindaco) diventate a tutti gli effetti un mercato.
Questa tempesta perfetta fatta di incompatibilità di vedute mista a motivi di salute che durante il periodo Covid mi hanno tenuto lontano dalla possibilità di presenziare alle riunioni in municipio (immediatamente resi noti al primo cittadino) hanno fatto sì che venisse attuata una purga staliniana nei miei riguardi senza alcun preavviso, durante il primo consiglio comunale a cui ho potuto prendere parte, il tutto condito dagli applausi dei consiglieri comunali che, in alcuni casi, siedono su quei banchi solo per la mancata presenza di una controparte alle elezioni.
Sono molto rammaricato per la frustrante situazione venutasi a creare perché chi mi conosce sa che per me la politica è fatta di pura passione, e non di certo un trampolino per eventuali carriere, sia politiche che lavorative.
Dopo aver ripetutamente mortificato la mia partecipazione rendendo inutile la mia presenza ed il mio pensiero, questa attuale maggioranza bulgara applaude dunque alla mia cacciata; ebbene non pensino di cantar vittoria: questa, come dice il sindaco, sarà anche una dittatura ma io, forte dei miei consensi, sarò la bocca della democrazia, quella vera, espressione della sovranità popolare, pronta ad ostacolare qualunque regime lui tenterà di instaurare.

Beppino Turco

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Ultimo aggiornamento: 25/04/2024 17:10