Codroipo, Regione

Manifesto per una regione capace di futuro

di Silvia Iacuzzi

Interessante iniziativa organizzata dall’Associazione per la Terza Ricostruzione, con la collaborazione di "La Patrie dal Friûl", che ha presentato in Auditorium a Codroipo il suo manifesto per una terza ricostruzione del Friuli.
Nel vivo della campagna elettorale regionale, Tommaso Cerno, giornalista, scrittore e direttore del quotidiano l’Identità ha coordinato i lavori di una mattinata dedicata a discutere della questione friulana per offrire un contributo, un punto di vista fondativo per un nuovo Friuli. Il Sindaco di Codroipo Guido Nardini portando i saluti dell’Amministrazione comunale ha notato che si tratta di un manifesto molto ambizioso perché tante sono le cose da fare e da affrontare.
Cerno ha ricordato come lo schema di governance regionale inizialmente si basava su un patto fondativo, un accordo con capisaldi che prevedevano Trieste capitale, un presidente friulano e le province per bilanciare e offrire contrappeso e rappresentanza soprattutto alla destra Tagliamento con Pordenone. Nel tempo Trieste ha verticalizzato il suo ruolo, Pordenone ha trovato una sua dimensione nel Nord Est italiano e si è ritagliata un suo spazio. Il Friuli invece con tanta storia e tanto futuro, spesso rischia di perdersi.
Andrea Valvic, direttore de La Patrie dal Friûl, ha sottolineato che le esigenze del Friuli di oggi hanno bisogno di una cornice istituzionale e che bisognerebbe avere il coraggio che ebbero i padri fondatori alla fondazione della Regione nel 1963 e alla sua seconda fondazione dopo il terremoto del 1976, per andare verso una rifondazione della Regione.
Chiara Scaini, ricercatrice dell’OGS, ha evidenziato come questo ripensamento deve partire dalla gestione dei fiumi, per migliorare il loro stato ecologico e non perdere la loro biodiversità, di cui si è già compromesso il 25% in Europa. I problemi di siccità con il 40% in meno di precipitazioni nel 2021 e 2022 rispetto agli anni precedenti portano incendi e morie di pesci. L’acqua è un valore non negoziabile e un fiume come il Tagliamento non dovrebbe essere né confine né periferia, ma piuttosto esempio di un nuovo modello “ecopolitano” per riprogettare il Friuli.


. Dopo una prima relazione dedicata al “Tagliamento come scenario naturale del nuovo Friuli”, a cura della Ing. Chiara Scaini, ricercatrice dell’OGS, il prof. Sandro Fabbro, presidente dell’Associazione, illustrerà il “Manifesto per il Friuli in una regione capace di futuro”. Seguono i giovani del gruppo “Capaci di Fare Comunita’” di Codroipo che sviluppano, a partire dal Manifesto, i loro spunti di azione politica. Infine, Tommaso Cerno modera il dibattito nel quale, personalità della politica friulana, sono invitate a commentare il Manifesto. Conclude i lavori l’on. Giorgio Santuz, presidente onorario dell’Associazione.
È stata quindi la volta di Sandro Fabbro, Presidente dell’Associazione per la Terza Ricostruzione che ha enfatizzato come esista una questione friulana che ha caratteri economici, ambientali, demografici, ma soprattutto politici. Il manifesto è un tentativo per contrastare la tendenza di contrazione dell’idea di Friuli e propone un modello con 3 parametri: un modello economico che tenga in considerazione che una crescita continua non è possibile, un modello ambientale che consideri il cambiamento climatico, e un modello demografico che affronti il calo e l’invecchiamento della popolazione. Secondo Fabbro la regione deve diventare più attrattiva, sfidante e coinvolgente, mentre la “politica dello struzzo” adottata dai nostri amministratori “non fa bene al Friuli”. Fabbro ritiene sia necessario puntare sulla resilienza con filiere economiche più corte, verdi e circolari, sulla resilienza ambientale puntando sull’energia rinnovabile e sulla resilienza sociale, gestendo i processi migratori che caratterizzano la nostra regione. Il suggerimento è per un modello di governance e visione politica di una regione plurale con visione “ecopolitana”, già seguita da Bolzano e Trento.
Cerno ha notato però che queste questioni non presenti nella campagna elettorale. Ma così facendo ai 30mila giovani che se ne sono andati dalla Regione negli ultimi 10 anni se ne aggiungeranno altri.
La parola è quindi passata a tre ragazzi di Fare Comunità che si sono focalizzati sulla necessità proprio di fare comunità e sullo sviluppo del quadrilatero che va da Codroipo a San Vito, Casarsa, Spilimbergo e San Daniele e la necessità di promuoverne la cultura e lo sviluppo puntando sulla scuola e sulla sensibilizzazione delle tematiche economiche e ambientali.
Sono quindi intervenuti i due ex senatori Roberto Visentin e Giorgio Santuz. Il primo ha sottolineato come in futuro conterà il saper fare comunità e se non abbiamo conoscenza e senso di appartenenza, il confronto con gli altri avverrà con la paura. Purtroppo, secondo Visentin, né la società e né tantomeno la classe politica odierna sono all’altezza di una terza ricostruzione. Anche i giovani che si definiscono cittadini del mondo, in realtà non conoscono casa propria.
Anche Santuz le prospettive non sono rosee: “non arriveremo mai a ricostruire il Friuli perchè c’è mancanza di cultura; viviamo in un periodo travagliatissimo e insito di rischi. Viviamo in una pace problematica che ogni giorno rischia di saltare.” Ha concluso con la prospettiva che purtroppo quello che affidiamo ai giovani è una precarietà diffusa su tanti fronti.
Al dibattito che si è aperto alla fine dell’incontro hanno contribuito Marco Lepre, Walter Tomada e tanti altri. A conclusione è intervenuto il consigliere regionale e candidato alla presidenza della Regione Massimo Morettuzzo che ha detto che è arrivato il tempo di scelte radicali accompagnate e condivise e che non ci può più essere spazio per il terrapiattismo che ha contraddistinto anche il Consiglio regionale in quest’ultimo periodo.
L’iniziativa si è chiusa con l’auspicio che la nuova amministrazione regionale voglia prendere in considerazione il manifesto, ma soprattutto le idee che ne sono alla base e le prospettive che vuole promuovere.

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Ultimo aggiornamento: 25/04/2024 17:10