Dal 2005 è stata istituita il 28 aprile la Giornata Mondiale delle vittime dell'amianto, in concomitanza con la Giornata Mondiale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando così l'importanza della prevenzione verso questo minerale.L'Osservatorio Nazionale Amianto ha pubblicato un resoconto sulle vittime dell'amianto che nel 2024 sono state oltre 200.000 mila al mondo, con 7000 decessi solo nel nostro paese di cui 200 in Friuli Venezia Giulia, che resta comunque un esempio virtuoso nella lotta contro l’amianto.
In Regione si sono registrati 50 decessi per mesotelioma, 100 per tumore del polmone e ulteriori 50 per le altre patologie asbesto correlate, si conferma un modello nazionale per la gestione dello smaltimento dell'amianto grazie a un sistema integrato e all’avanguardia. Secondo ARPA FVG, si stima la presenza di circa 160.000 tonnellate di amianto, soprattutto in coperture edilizie, con picchi del 30% in alcune aree industriali. La regione ha sviluppato una mappatura digitale (Archivio Regionale Amianto) che consente la tracciabilità capillare dei manufatti contenenti la fibra killer, supportata da tecnologie avanzate come la mappatura effettuata con droni che ha permesso una maggiore identificazione dei siti contaminati. A questo si affiancano contributi economici per privati e imprese e procedure semplificate per l’autorimozione. Dal 2017 al 2023 la Regione ha erogato oltre 18 milioni di euro per interventi di rimozione, per il triennio 2024-2026 sono stati stanziati ulteriori 2,8 milioni di euro. L’impegno della Regione dimostra una strategia efficace, concreta e in continuo sviluppo per eliminare i rischi legati all’amianto che tutela la salute pubblica ponendo il Friuli Venezia Giulia come esempio virtuoso per l’Italia intera. Purtroppo, l’amianto è ancora tra noi: presente in migliaia di edifici pubblici e privati, scuole, ospedali, treni, tetti, tubature.