Economia, Scuola

Quanto costa l'istruzione: storie di inflazione

di Mario Passon

L’Istituto Nazionale di Statistica ci informa ogni mese sull’andamento dei prezzi di beni e servizi. Un’attività molto importante che si spiega con questi numeri: 1.915 i prodotti inclusi nel paniere e 35 milioni i prezzi raccolti mensilmente in Italia.
33 milioni sono le quotazioni di prezzo (scanner data) provenienti ogni mese dalla Grande Distribuzione Organizzata; 385mila sono raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica (tra cui Udine); quasi 235mila dall’Istat direttamente o tramite fornitori di dati; più di 157mila le quotazioni provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico.
In questa circostanza osserveremo il capitolo ISTRUZIONE con un allargamento alla CULTURA con particolare riferimento ai libri, giornali e riviste. Sono costi che molte famiglie del Medio Friuli affrontano soprattutto a settembre e ottobre, per quanto riguarda l’Istruzione e i libri scolastici, spese che incidono in modo significativo sui loro bilanci.
L’iscrizione alle Scuole dell’infanzia pubbliche e private, all’Istruzione primaria, a quella secondaria, all’Istruzione universitaria, ai Corsi d’istruzione e formazione, e poi i Libri per la scuola dell’obbligo, i Libri per la scuola secondaria superiore, costi ai quali dobbiamo aggiungere il materiale di cancelleria (quaderni, penne, matite, astucci, diari, ecc.), zaini, abbigliamento, per le superiori e università l’abbonamento treno, corriera, autobus …
I prezzi del capitolo Istruzione nel 2024 sono aumentati del 2,2%, in particolare per le Scuole d’infanzia (+2,8%), l’Istruzione primaria (+3,1%), e l’Istruzione universitaria (+2,9%). Sono calcoli piuttosto complessi perché i costi di iscrizione comprendono diverse tipologie: per esempio nelle scuole superiori si tiene conto dei contributi volontari annuali di frequenza e per l’esame di Stato (stabiliti dai singoli istituti di scuola superiore), e poi le tasse scolastiche erariali, applicate all’iscrizione, alla frequenza e all’esame di stato.
Il costo dei libri scolastici è aumentato del 4,5%, ma anche i libri di narrativa hanno subito un aumento molto significativo (+4,2%) cosi come i giornali (+3,8%), riviste e periodici (+1,8%).
L’Istituto Nazionale di Statistica ci comunica che la spesa media mensile per consumi delle famiglie in valori correnti è aumentata del +4,3% nel 2023, in termini reali si è ridotta dell’1,5% per effetto dell’inflazione; quindi diminuisce la quantità di beni o servizi che possiamo acquistare con i nostri soldi.
Se pensiamo che 4 italiani su 10 hanno letto almeno un libro nell’ultimo anno per motivi non strettamente scolastici o professionali, significa che l’acquisto di libri, del quotidiano, delle riviste diventa una scelta ponderata per molti italiani ... senza rinunciare alle buone letture. 

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Ultimo aggiornamento: 23/01/2025 10:29