24/07/2025
Economia
Storie di inflazione: il carrello della spesa
di Redazione web
… non è quello di antica memoria che riempivamo con le promozioni 3 per due quando il “noleggio” del carrello costava 500 lire e usciva strapieno dal supermercato, non è il carrello che utilizziamo oggi il cui noleggio va dai 50 centesimi di euro ai 2 euro e ci pare meno colmo di prodotti.
E’ un carrello inventato dall’Istat che diventa uno degli indicatori più importanti per misurare l'inflazione.
Il prezioso lavoro sull’andamento dei prezzi al consumo svolto mensilmente dall’Ufficio di Statistica del Comune di Udine ci sollecita ad approfondire l’inflazione di questo “carrello della spesa”.
Il "carrello della spesa" è un insieme di indispensabili beni e servizi che vengono acquistati dalle famiglie per il consumo. Contiene i beni alimentari e quelli per la cura della casa e della persona, prodotti indispensabili per tutte le 21mila e 600 famiglie del Medio Friuli.
Ebbene l’inflazione del “carrello della spesa” è più alta di quella generale: a giugno +2,8% rispetto al +1,2% indice generale, a maggio +2,7% il carrello della spesa contro il +1,6% dell’indice generale … divergenze importanti che si riscontrano dalla primavera 2022.
In questo carrello aumentano i beni alimentari che comprendono i generi alimentari come il pane, la carne, i formaggi e le bevande analcoliche e quelle alcoliche. Crescono i prezzi sia dei prodotti lavorati destinati al consumo finale che sono il risultato di un processo di trasformazione industriale come i succhi di frutta, gli insaccati, i prodotti surgelati, sia i prodotti alimentai non lavorati come la carne fresca, il pesce fresco, la frutta e la verdura fresca.
Passando tra i banchi del mercato o tra gli scaffali dei supermercati e dei negozi specializzati ci accorgiamo della crescita dei prezzi: ma abbiamo imparato a sfruttare a nostro vantaggio tutte le strategie utili a risparmiare.
Molte famiglie del Medio Friuli, e una buona parte è costituita da persone sole e da persone anziane con pensione medio-basse, hanno operare tagli e rinunce o scelgono prodotti meno costosi e meno pregiati, cercano le offerte, gli sconti, acquistano prodotti prossimi alla scadenza (una abitudine adottata ormai dal 49% dei cittadini italiani).
