Regione, Economia, Agricoltura

Un’estate in compagnia di Caronte

di Mario Passon

… non si tratta del “Caron dimonio con occhi di bragia” del canto III dell’Inferno di Dante Alighieri, ma dell’anticiclone africano che ha dominato questa nostra estate.
Il Climate Change Service di Copernicus (il programma di collaborazione scientifica dell’Unione Europea che si occupa di osservazione della Terra) (https://climate.copernicus.eu/) ci dice che quella del 2024 è l'estate più calda di sempre e che i dati climatici di giugno-luglio-agosto ci porteranno al record di tutto l'anno. In questi tre mesi, il pianeta ha avuto il giorno più caldo (il 4luglio) e giugno e agosto più caldi dell’emisfero settentrionale.
Nel dettaglio, agosto 2024 è stato l'agosto più caldo a livello globale (insieme ad agosto 2023), con una temperatura media dell'aria in superficie di 16,82 gradi centigradi, circa 0,71 in più rispetto alla media 1991-2020 per agosto.
Questo per quanto riguarda il pianeta… e da noi nel Medio Friuli?
Per Medio Friuli facciamo riferimento ad un altro Osservatorio qualificato: quello dell’Arpa FVG - Osservatorio meteorologico regionale del Friuli Venezia Giulia (https://www.osmer.fvg.it/pubblicazioni.php?ln=) e nella sezione “Pubblicazioni” troviamo i report mensili e annuali circa le caratteristiche e gli andamenti delle principali variabili meteo-climatiche rilevate in Friuli Venezia Giulia.
Il report di luglio titolava “Un mese caldo con poche piogge localizzate”, il titolo di agosto usa l’aggettivo superlativo “Un mese caldissimo e poco piovoso. Ad agosto – si legge - la temperatura media mensile in pianura si è attestata attorno ai 26/27°C, più calda rispetto alla media dell’ultimo decennio di circa 2.5/3°C, e addirittura di 3/4°C rispetto al trentennio di riferimento 1991-2020”.
La nostra regione si conferma come zona dove il riscaldamento climatico risulta più accentuato (Arpa, I segnali del clima in FVG, 2024).
Si parla di variabili meteo-climatici: mi soffermo su due interessanti indicatori.
Il primo riguarda le Giornata Calde: ovvero quando la temperatura massima è di 30 gradi o più. Il secondo indicatore sono le Notti Calde quando la temperatura minima è di 20 gradi o più. Ecco i risultati rilevati nella stazione meteorologica di Talmassons.
Quest’anno abbiamo avuto 34 notti calde e 64 giorni caldi e manca settembre. I 64 giorni caldi non rappresentano un record perché in alcuni anni abbiamo superato i 70 giorni caldi (compreso settembre), il dato più significativo sono le 34 notti calde se pensiamo che il punto massimo raggiunto erano 23 nel 2019.
Un’estate calda per le persone, gli animali, le piante … un’estate che ci ha fatto capire l’importanza dell’acqua come bene comune.
Le immagini che scorrono a corredo di questo articolo sono relative al sistema irriguo del Medio Friuli: prezioso il servizio del Consorzio di Bonifica Bassa Pianura per le colture primaverili come il mais, la soia, due colture molto diffuse nel Medio Friuli . Secondo i dati elaborati dall’ERSA (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale), nel 2023 le superfici investite a mais sono risultate pari a 42.295 ha: a Udine 27.842 ha, a Pordenone 12.488 ha, a Gorizia 1.964 ha; trascurabili a Trieste. La produzione è stata stimata a 253.770 tonnellate. Le superfici investite a soia sono state stimate a 33.631 ha: a Udine 21.408 ha, a Pordenone 9.871 ha, a Gorizia 2.352 ha; le superfici nella provincia di Trieste sono state trascurabili. La produzione di soia di primo raccolto è stata stimata pari a 87.441 tonnellate.

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Villa Valetudine, Via Codroipo 25, Camino al Tagliamento, 10.00 - 17.00 ogni giorno - anche sabato e domenica, previo appuntamento
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Ultimo aggiornamento: 21/11/2024 10:42