22/12/2024
Sociale
Il nuovo codice della strada e le statistiche degli incidenti
di Mario Passon
È entrato in vigore il 14 dicembre scorso il “nuovo” Codice della Strada.
In realtà non è “nuovo” ma si tratta di una riforma deliberata con la Legge 25 novembre 2024, n. 177: una legge che modifica molti articoli e interviene in particolare nell’inasprimento delle sanzioni.
Gli articoli modificati del Codice della Strada a cui, come cittadini, dobbiamo fare molta attenzione riguardano la guida in stato di ebrezza, la guida sotto effetto di stupefacenti, le biciclette e i monopattini, le restrizioni ai neo patentati, gli autovelox, i limiti di velocità, l’abbandono di animali in relazioni ai possibili incidenti.
Alcuni giorni prima l’Istituto Nazionale di Statistica ha pubblicato i dati sull’incidentalità stradale in Italia: queste statistiche (https://www.istat.it/infografiche/infografica-sugli-incidenti-stradali-anno-2023/) sono importanti nel definire le politiche sulla sicurezza stradale, nell’azione di controllo, nella formazione e sensibilizzazione a comportamenti responsabili di noi utenti della strada (pedoni, ciclisti, motociclisti, automobilisti), nella qualità delle infrastrutture, ci fanno capire come gli incidenti stradali siano costosi sia dal punto di vista economia sia sociale.
Nel 2013 in Italia si sono registrati 166.525 incidenti con lesioni (456 al giorno): il 73,3% nelle strade urbane. I costi sociali sono stimati in 18,1 miliardi di euro (l’1% del Prodotto Interno Lordo). Abbiamo parlato di incidenti con lesioni: 224mila i feriti e 3.039 le morti.
Le tre cause più importanti di questi incidenti sono la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata.
Tra i comportamenti errati l’Istat segnala anche le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, il mancato uso del casco, l’uso improprio di dispositivi in auto,le sanzioni per guida in stato di ebbrezza, soprattutto da parte delle Polizie Locali.
Il 2013 conferma la sempre più diffusa circolazione dei mezzi di micro mobilità a zero emissioni (biciclette elettriche e monopattini elettrici). Anche per questi mezzi l’Istat ha rilevato gli incidenti: nel caso dei monopattini 3.365 incidenti, 3.195 i feriti, 21 le vittime; per le biciclette elettriche 1.391 sinistri con 12 vittime.
L’Unione Europea con l’Agenda 2030 si è posta l’obiettivo di ridurre entro il 2030, del 50% i decessi e i feriti.