27/06/2024
Talmassons, Viaggi
In pellegrinaggio al Santuario della Beata Vergine di San Luca
di Mario Passon
Bologna è anche la città di San Luca il cui santuario dedicato alla Beata Vergine di San Luca, sul colle della Guardia, protegge l’intera città, Un simbolo per i bolognesi, un faro per l’attento viaggiatore che da Venezia percorre l’autostrada “da lontano ti vedrò, ecco le luci di San Luca” canta Lucio Dalla.
Quel santuario è stata la meta di un pellegrinaggio promosso dalle Parrocchie di Flambro, Flumignano e S. Andrat del Cormor, guidato dal vicario parrocchiale don Ugonna e dal diacono don Ivano al quale hanno partecipato persone di diverse parrocchie del Medio Friuli.
Partiti da Flumignano nel giorno del Cuore Immacolato di Maria, i quasi 50 pellegrini sono giunti al Santuario della Beata Vergine di San Luca “accolti - racconta Federica - dal silenzio e da un’atmosfera di pace e di spiritualità, l’atteggiamento giusto per prepararci alla Santa Messa. Poi ai piedi dell’icona bizantina della Madonna col bambino, che la tradizione attribuisce a San Luca, don Ugonna ci ha affidati al Cuore Immacolato di Maria”.
Un pellegrinaggio che poi si è trasformato in viaggio culturale nella “dotta” Bologna, dotta perché ha la più antica Università del mondo occidentale (l’Alma Mater Studiorum, risalente addirittura al 1088), piazza Maggiore con la Fontana del Nettuno, la Basilica di San Petronio, la Cattedrale di San Pietro, la Chiesa di San Stefano, le due Torri, quella degli Asinelli e la sua “gemella” Garisenda.
“Durante i trasferimento in pulman si è recitato il rosario, don Ivano ha illustrato la città e raccontato la storia del Santuario che insieme alle riflessioni don Ugonna hanno reso il pellegrinaggio più meditativo, molti i momenti di silenzio” ci racconta un’altra pellegrina, che aggiunge “salire il monte è stata un’esperienza di cammino della propria fede che ci ha rafforzato e fatto tornare contenti”.