Natale: tale ricorrenza rappresenta, per antonomasia, la festa della famiglia, lo stare assieme, il volersi bene, sinceramente e spontaneamente. In questo periodo dell’anno, in cui tutti stiliamo la lista dei buoni propositi (virtuosa prospettiva dell’animo), depennando al contempo quella delle strenne (prodiga predisposizione del corpo), i valori cristiani, veri protagonisti di questa festività, rischiano, tuttavia, di essere messi in disparte, travolti da una mole in crescendo di pacchetti, panettoni, pandori e patemi inutili. Ma come ripercorrere la storia del Natale, coniugando antiche tradizioni e nuove tendenze? Sot la Nape ci viene incontro, riproponendo le tappe fondamentali degli antichi testi biblici, con qualche piccolo ritocco e una bella ventata di novità a rendere più frizzante l’atmosfera. Ecco allora “Ce Comedis chest Nadal!”, una sorta di presepe vivente, in cui una voce narrante ci presenta la nascita del Redentore, con l’annunciazione dell’arcangelo Gabriele; il viaggio dei re magi incontro alla stella cometa; quello di Maria e Giuseppe in cammino per Betlemme (con sosta dalla cugina Elisabetta); l’incontro con gli apostoli - “pescatori di uomini”; la grotta dei pastorelli e l’agguato di Re Erode. Una rivisitazione ironica ma delicata, per tutti quelli che amano sorridere ancora, grandi e piccini.