Nei giorni 10, 11 e 17 giugno rispettivamente nel Duomo di San Daniele del Friuli (ore 20.45), nella Chiesa di Pieve di Rosa di Camino al Tagliamento (ore 18.00) e nel Duomo di San Vito al Tagliamento (ore 20.45), si terrà un concerto vocale e strumentale che propone alcuni significativi brani tratti dal repertorio sacro di Felix Mendelssohn- Bartholdy.
Le serate, organizzate dai cori Glemonensis di Gemona del Friuli, Corale Caminese di Camino al Tagliamento, Gruppo vocale “Città di San Vito” e infine Coro femminile L. Perosi di Sesto al Reghena, con la collaborazione delle rispettive parrocchie, si apriranno con l’esecuzione del Lauda Sion op.73. L’ opera, che richiede un nutrito organico corale e strumentale, rientra nelle grandi composizioni vocali di Mendelssohn insieme agli oratori Paulus e Eliah.
Straordinaria la capacità del compositore, di famiglia protestante, nel tradurre in musica gli articoli di fede tipicamente cattolici, contenuti nella sequenza latina: il risultato è una perfetta sintesi di musica e fede che celebra in modo solenne il mistero eucaristico.
Il brano, oltre al coro, prevede l'intervento del soprano Francesca Scaini, del mezzosoprano Maria Rostellato, del tenore Salvatore Angileri, e del basso Massimiliano Svab, del quintetto "Ensemble di ottoni" di Portogruaro diretto dal M. Giovanni Vello e da due organi.
Agli strumenti delle parrocchiali, affidati in questa occasione a Luigino Favot, verrà affiancato quindi un organo portativo del laboratorio organaro Gustavo Zanin di Codroipo che sarà suonato da Elisabetta Tonizzo, nella direzioni dei quali si alterneranno Gioachino Perisan, Roberto Frisano e Francesco Zorzini.
Seguiranno Laudate Pueri op. 39, per voci femminili, Periti autem op. 115 num.2 per voci maschili, e i salmi 143 op. 78 Richte mich, Gott, per coro misto a cappella, e 55 Hor mein Bitte, per soprano, coro e organo. Il tutto sarà intermezzato dal brano strumentale Jagdlied, op. 59 eseguito dall’Ensemble di Ottoni di Portogruaro.
Il concerto offre la grande opportunità di imparare a conoscere più da vicino la grandezza di Mendelssohn, uno dei più fecondi e acclamati compositori della prima metà dell’Ottocento, il cui grande merito fu quello di riportare alla luce e rimaneggiare con successo l’opera musicale di Johann Sebastian Bach, caduta in oblio in quel periodo, dando il via alla graduale rinascita bachiana, i cui effetti perdurano ancora tutt’oggi.
Francesca Espen, Corale Caminese