Sandra ha un marito, Manu, due figli e un lavoro presso una piccola azienda che realizza pannelli solari. Sandra ‘aveva’ un lavoro perché i colleghi sono stati messi di fronte a una scelta: se votano per il suo licenziamento (è considerata l’anello debole della catena produttiva perché ha sofferto di depressione anche se ora la situazione è migliorata) riceveranno un bonus di 1000 euro. In caso contrario non spetterà loro l’emolumento aggiuntivo.
Grazie al sostegno di Manu, Sandra chiede una ripetizione della votazione in cui sia tutelata la segretezza. La ottiene ma ha un tempo limitatissimo per convincere chi le ha votato contro a cambiare parere. Il percorso della protagonista ci pone di fronte alle situazioni più diverse: c’è chi si nega, chi ha paura, chi ricorda un suo gesto di generosità del passato. Le etnie di provenienza sono le più diverse ma il senso di insicurezza profonda accomuna tutti.
I registi: Luc e Jean-Pierre Dardenne hanno uno sguardo che predilige un’ottica che sta addosso ai personaggi, ai loro gesti e ai loro movimenti del corpo – perfino ai loro volti così statici -, stampano l’uomo e la donna sul grande schermo, offrendo allo spettatore l’essenzialità e, quindi, frammenti “di un cinema che non assomiglia a nessun altro”. Registi di Rosetta, Il figlio, L’enfant, Il matrimonio di Lorna, Il ragazzo con la bicicletta.