Domenica 19 gennaio alle 17:30 verrà presentato "La verità nel sangue", esordio della scrittrice quarantenne codroipese Fabia Romano. Geometra e fiscalista di professione, mamma e moglie nella vita, ha seguito l’istinto definito da lei stessa “di pancia” per scriverlo. Tutto d’un fiato, esattamente come si legge. Iniziando dall’incipit “Freddo. Freddo che punge la pelle” alla fine “E se ne va.”
Un approccio molto personale alla scrittura che si ispira a Buticchi, Smith, Follett fino al datato Kafka. La scrittura di Fabia nasce dall’urgenza di raccontare situazioni nate dalla personale fantasia e con qualsiasi nesso reale casualmente voluto, messe su carta con un linguaggio intenso ma leggero, coinvolgente, ricco di mistero ma anche di umanità. La tensione narrativa diventa quasi carnale, abbondantemente nutrita di sorpresa che accompagna la trama, dando l’impressione di stare in un film.
Per questo il libro si legge d'un fiato, con uno strano e sorprendente retrogusto che spazia dal poliziesco al giallo psicologico. Infatti, l’autrice sa tradurre anche i temi pesanti in chiave favolistica, l’unica capace di alleggerirli e illuminarli con luce fantastica. Sa ben giocare con gli enigmi che fanno accadere l’inaspettato a donne misteriose, a un'azienda importante dai segreti inconfessabili, al protagonista quarantenne in cerca della verità, nelle cui gesta il lettore viene prontamente catapultato. Perché l'avventura viene descritta nei minimi dettagli, dalla prima all'ultima pagina, in maniera carnale ma anche spirituale. Insomma, una storia che sta in bilico tra il surreale e lo scavo psicologico, al di fuori di ogni schema e ogni aspettativa, arricchita anche dalle opere pittoriche degli artisti Antonella Peresson e Sergio Marino.