Presentazione del volume
"Niente è perduto. Nuje al è pierdût" di
Guido Sut e
Otto D'Angelo.
Una testimonianza della civiltà contadina del Friuli del novecento dove si rivivono i momenti più significativi del lavoro, tempo libero, tradizioni e religiosità del popolo friulano, come i giorni delle semine, la falciatura del fieno, le vendemmie, i pascoli, i matrimoni, le latterie, le feste, i giochi di bocce e di carte, la cucina di casa, la vicinia, le rogazioni, i riti epifanici e molto altro ancora.