Restaurata l'antica Pieve di Rosa

Grande festa a Pieve di Rosa dove sabato 9 agosto è stata riaperta l’antica chiesa matrice di Santa Maria, da tempo chiusa per restauri. L’inaugurazione è stata solennizzata dalla Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato. Sette gruppi corali di cinque località si sono uniti per solennizzare la celebrazione.

Tra le autorità presenti, oltre ai sindaci di Camino, Codroipo, Varmo, Bertiolo e rappresentanti del Comune di San Vito al Tagliamento, c’erano anche il consigliere regionale Riccardi, il presidente del consiglio provinciale Pitton e il responsabile della Soprintendenza Caburlotto.

Nella sua omelia il Vescovo ha sottolineato che tornare a celebrare la messa è sempre un momento forte per una comunità, reso qui ancor più significativo per la millenaria storia della Pieve, testimone di una lunghissima tradizione di fede. Ha ricordato come sulle antiche strade romane si fosse presto diffusa la fede cristiana, anche con fatti miracolosi come l’apparizione della Vergine nel 1655, e ha invitato a mantenere viva questa tradizione e a trasmetterla ai più piccoli come fede viva e vibrante.

Mazzocato ha anche ringraziato tutti coloro che si sono impegnati per il restauro, in primo luogo l'ex parroco don Antonio Raddi, per la passione che ha investito nel recupero della Pieve, e quello attuale don Roland Kulik, il quale ha a sua volta ringraziato le istituzioni e le imprese che hanno reso possibile il restauro, e le associazioni e i volontari che hanno collaborato con la parrocchia per i festeggiamenti.

Il neo sindaco di Camino Locatelli ha ricordato come il progetto di recupero della Pieve fosse partito nel 2008, con la presentazione degli studi storico-artistici raccolti nel volume “Plebis Rosae”. Ha citato la lettera del 1775 ritrovata durante il restauro dell’altare maggiore, in cui il pievano Petronio chiedeva ai suoi successori di “aver cuore per questa povera Parochiale”, e le figure che nel corso degli anni si sono impegnate per far avverare quell’auspicio. “Siamo una comunità nata sui sassi, dal carattere poco incline alla mediazione, ma pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a credere nei valori della spiritualità e dell’arte”.

Una manciata di case nella campagna tranquilla, questa è oggi Pieve di Rosa, la più piccola e insieme la più antica frazione di Camino, eppure la sua storia è millenaria: tanti secoli fa qui passava la strada romana che da Concordia andava verso il Norico (l’attuale Austria), e sempre qui si guadava il fiume Tagliamento quando ancora non esistevano ponti per attraversarlo.

Forse proprio perché luogo di passaggio e di traffici, i monaci dell’abbazia di Sesto al Reghena costruirono qui la prima chiesa, di cui si ha notizia già dall’anno 1182. La chiesa fu distrutta più volte dalle acque del fiume, e fu sempre ricostruita dagli abitanti della zona, che fin dai tempi più antichi hanno sempre avuto cara la loro Pieve, ed è così ancora oggi.

La chiesa di Pieve estendeva il suo presidio non solo sulle ville vicine di Camino, San Vidotto, Bugnins, Straccis e Glaunicco ma anche su Biauzzo e sulla sponda opposta del fiume su Rosa, Bando e Carbona in comune di San Vito al Tagliamento. Solo nel 1911 il pievano trasferì la sua residenza a Camino.

E ancora una volta la Pieve può superare la sfida del tempo, restaurata con cura filologica grazie ai contributi regionali. I 3 lotti dei lavori, iniziati nel 2010, hanno permesso il recupero sia interno che esterno con il risanamento dei muri, il rifacimento della copertura, il rinforzo delle fondamenta, la risistemazione della sacrestia e il consolidamento del campanile. Sono state riscoperte anche la meridiana esterna e le decorazioni delle pareti interne, prima coperte da pitture.

Venerdì 8 agosto la copia della Madonna di Rosa è stata portata in processione da Camino fino a Pieve, luogo della miracolosa apparizione della Vergine alla piccola Maria Giacomuzzi il 2 febbraio del 1655. L’effigie era stata donata nel 1975 da mons. Giuseppe Zorzini, sacerdote originario del luogo particolarmente legato alla Pieve, che aveva fatto benedire l’immagine in Vaticano dal papa Paolo VI.

Sabato sera, dopo la Messa, è stato allestito un grande buffet nella piazza del paese a cui hanno partecipato oltre trecento persone. Uno spettacolo pirotecnico ha coronato la festa con i fuochi d’artificio.

Numerose associazioni e volontari si sono uniti alla parrocchia offrendo sostegno e collaborazione per i preparativi della festa, molto sentita in particolare dagli abitanti di Pieve e da tutti i parrocchiani. La comunità di Camino ha finalmente ritrovato il suo cuore antico, la sua Pieve di Rosa.

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Ultimo aggiornamento: 26/07/2024 11:41