Mosaici e incisioni, sculture e affreschi, disegni e fotografie, scenografie e vetri soffiati costituiscono corpo dell’esposizione che a Villa Manin presenta i maestri di una costituenda scuola.
Una scuola estiva internazionale che avrà lo scopo di fare il punto sui saperi dell’arte, così come si tramandano nella fedeltà verso tecniche antiche declinate nel presente e nelle sue più attuali problematiche.
Si vedranno le acqueforti di Zec o i Cappotti in carborundum di Kounellis uscite dalla Stamperia d’Arte Albicocco, le fotografie di Stefano Ciol, il trittico che il mosaicista ravennate Marco De Luca ha dedicato a Pasolini, o l’opera musiva di Luciano Petris ispirata alla figura di Padre Maria Turoldo.
L’affresco di Gian Carlo Venuto, le sculture di Gianpietro Carlesso, i pannelli esplicativi di un restauro ligneo condotto dalle sorelle Giuseppina e Teresa Perusini, i disegni che Alberto Lolli dedica al corpo umano in movimento e ai sondaggi analitici sul Donatello svelato, i gioielli sacri di Sergio Pausig, le scenografie di Stefano Bernabei e i vetri soffiati di Manolo Cocho, si affiancheranno ad opere di altri maestri legati a un saper fare da trasmettere alle generazioni future come patrimonio artistico e umano inalienabile.
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