20/07/2025
Camino al Tagliamento, Auguri
La Festa della Gioia accende Camino
di Pierina Gallina
Ogni anno, a luglio, Camino si trasforma in un luogo dove la gioia ha il volto di Daniele e la generosità le mani di suo padre, Lino Zanin, conosciuto da tutti come “Mignelli”. Sabato 19, il cortile della sua officina meccanica ha ospitato la grande “Festa della Gioia”, che ha riunito oltre 300 persone per celebrare il 38° compleanno di Daniele, figlio suo e di Stefania Vuaran.
Un appuntamento diventato tradizione, atteso non solo dagli amici di famiglia, ma anche dai membri del “Gruppo Gioia” de “La Nostra Famiglia” di San Vito al Tagliamento e dell’associazione “Noi artisti”, di cui Daniele è parte attiva e brillante. In molti hanno indossato le magliette del gruppo, a sottolineare il senso di appartenenza e l’affetto che li lega.
La serata è iniziata, come da tradizione, con la Messa nel gelseto, tra alberi silenziosi e cuori attenti. Poi il via alla festa, con mini moto, mongolfiera, deltaplani al tramonto e fuochi d’artificio a rischiarare la notte, cancellando le ultime gocce di pioggia. Sul palco, la musica dei fratelli Alex e Steven Vuaran, giovanissimi e pieni di talento, ha portato energia e applausi.
Ma il momento più toccante è stato il ringraziamento di Lino, commosso e sincero, che ha voluto condividere la raccolta di 4.800 euro donati spontaneamente dai suoi clienti. In tanti, infatti, hanno deciso di “arrotondare il conto” delle riparazioni, sapendo che quei soldi sarebbero andati a sostenere il progetto del “Gruppo Gioia.” Un gesto concreto, nato da piccoli atti quotidiani e dal passaparola di un’officina che è diventata punto d’incontro tra mani che lavorano e cuori che credono.
Un grazie speciale è andato anche a Giorgio Allegrini di Lucca, coinvolto grazie all’amicizia dei fratelli codroipesi Ivan e Stefano Parussini di Italia Motor Sport.
Daniele, come sempre, è stato il fulcro della festa: accogliente, brillante, con una parola giusta per ciascuno. Il suo sorriso, autentico e contagioso, ha confermato quanto questa festa sia molto più di un compleanno: è un inno alla vita che vale, all’inclusione, alla gratitudine.
E se Daniele è la scintilla, Lino è il motore silenzioso. Autentico friulano, schivo e tenace, capace di costruire senza apparire, continua a mettere il bene comune al centro, con l’umiltà di chi non ha bisogno del palco per cambiare il mondo, con piccoli grandi gesti che valgono oro umano.