18/10/2023
Codroipo, Libri
Codroipo e la sua ospitalità narrate in un libro
di Pierina Gallina
A casa Minardi, la serata dedicata alla memoria della Codroipo che fu, a cura del Caffè Letterario Codroipese, presieduto da Luisa Venuti è stata affollatissima.
Protagonisti: il libro "Ospitalità codroipese", il suo autore Mario Banelli, il moderatore Alessandro Rosa e lo storico Angelo Floramo.
Per Rosa, il libro è importante perché riporta alla memoria i luoghi della socialità: i mulini, i confini, le latterie, le frasche, le osterie.
Osterie, in particolare, dove c'era il telefono, unica concessione per l'ingresso delle donne, la musica e i canti e il godimento, grazie al gioco a carte, bocce, morra. E il vino, ovviamente.
Per Floramo, l'osteria era anarchica, aperta a tutti, anche ai poveri, che avevano diritto a sedersi vicino al fuoco. L'unica legge era dettata dall'oste e dall'ostessa.
"Ma dov'è finito questo Friuli?" è stata la sua accorata domanda.
"Vorrei che le siepi delle nostre case fossero più basse per vedere cosa c'è oltre. Perché, se perdiamo la memoria, abbiamo perso tutto. E la malattia più grave è l'Alzheimer sociale" ha concluso.
Mario Banelli ha descritto Codroipo come ospitale, perché ospitalità, ospedale e osteria hanno la stessa radice linguistica. Tutte e tre si intrecciano nelle riflessioni e nelle domande a Gigi Ottogalli, mancato venti anni fa, falegname costruttore di banconi per ospedali e grande estimatore di Codroipo. Nel libro, quasi una sorta di fantasma buono cui rivolgere quesiti e trovarvi risposte.
Anche il Sindaco di Codroipo, Guido Nardinii, ha espresso gratitudine per l'amico Banelli e per la preziosa ricerca storica, sfociata nel volume edito da Gaspari editore.
La conclusione è stata affidata al duo musicale "Il Fior delle Bolge", che ha coinvolto il pubblico con le canzoni popolari friulane più celebri.
Sarà stato per l'Alegrie e Ciribiribin, per la numerosa compagnia e per l'ambientazione, ma sembrava, davvero, di essere in una di quelle osterie nominate nel libro, ormai purtroppo sparite anche nella ospitale Codroipo.