10/11/2025
Camino al Tagliamento, Libri
Divagazioni sul Territorio chiude con le Officine Bertoli
di Silvia Iacuzzi
Si è concluso ieri il Festival “Divagazioni sul Territorio”, il piccolo ma prezioso itinerario culturale tra libri, luoghi e persone fortemente voluto dall'Assessore alla Cultura di Camino al Tagliamento, Serena Gani. L’ultimo appuntamento si è tenuto presso la Cantina Ferrin Vini e ha visto protagoniste Liliana Cargnelutti e Mariagrazia Santoro, in dialogo con la scrittrice e giornalista Elena Commessatti, per raccontare la straordinaria vicenda delle Officine Bertoli, uno dei più importanti complessi industriali della storia friulana.
L’incontro è stato dedicato alla presentazione del volume “Officine Bertoli. Una famiglia, un’azienda, un territorio”, frutto del lavoro congiunto di un’archivista e di un’architetta che hanno indagato tra carte d’archivio, memorie familiari e progetti industriali. Come hanno spiegato le autrici, la storia delle Officine Bertoli nasce all’inizio dell’Ottocento, quando la famiglia dà vita a un piccolo battiferro, e si sviluppa nel corso dei decenni fino a diventare, nel secondo dopoguerra, uno dei poli industriali più importanti del Friuli, simbolo di una regione laboriosa e in piena trasformazione.
Ma quella delle Officine Bertoli non è solo una storia economica: è anche e soprattutto una storia di persone e di comunità, di legami profondi tra l’impresa e il territorio udinese, di alleanze economiche e scelte politiche che hanno permesso la crescita di una fabbrica divenuta emblema dell’industrializzazione friulana. “È una storia" hanno ricordato le autrici "che parla di come un’azienda possa rappresentare il volto umano del lavoro, costruendo valore non solo economico ma anche sociale e culturale.”
A chiudere la serata, i ringraziamenti di Elena Commessatti, che ha sottolineato come “raccontare storie come quella delle Officine Bertoli significa riscoprire le radici produttive e umane del nostro territorio, ricordando che ogni impresa nasce da un sogno e da una comunità che lo sostiene”.